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Denuncia: la colossale truffa a danno del popolo.

Signoraggio: indebitamento dello Stato dovuto alla "truffa" del sistema bancario di emisssione.

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Cari Amici, appena qui sopra c'è l'invito a farmi una donazione per sostenere il sito e la radio che non trasmette più, la causa è l'infarto che mi ha colpito domenica 2 settembre 2007 alle 9 ero appena rientrato dalla passeggiata mattutina con la mia lupetta Patty, ho perso conoscenza per il dolore per pochissimo tempo, la lupa mi ha rianimato o svegliato leccandomi il volto e prendendomi a zampate ho avuto la forza di chiamare il 118, all'ospedale di Feltre venivo trattato in terapia intensiva e inviato in elicottero presso l'emodinamica di Treviso dove mi venivano impiantati 2 sten in DA1 e DA2, mi sono sentito subito meglio, ma da quel giorno tutto è cambiato...

[Continua...]

 



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Giustizia Sociale
di Giacomo Barnes

Non fatevi ingannare dall'anno di pubblicazione (1944): sembra scritto ieri. Naturalmente il pensiero politico dell'autore può dar fastidio a chi ANCORA crede alla destra e alla sinistra ma questo è un problema del Lettore che spero si elevi da simili e fuorvianti diatribe. Un testo vivamente consigliato!

La Società Editrice Barbarossa ha autorizzato la pubblicazione online di questo testo. Ringraziamo per il gentile gesto. Visitate il loro catalogo:

www.orionlibri.com


SILVIO GESELL
TRADOTTO IN ITALIANO


Esistono tre definizioni di "signoraggio" comunemente usate, con diversi gradi di "verità":

definizione illusoria: in alcuni manuali di economia universitari si definisce ";signoraggio" il denaro creato dal nulla dalla Banca Centrale per comprare titoli di Stato. Esso è in questo caso inteso come un ricavo del Governo, che in tal modo evita di chiedere tasse o soldi presso il pubblico (ma aumenta il debito pubblico!).

definizione realistica: guadagno del sistema bancario derivante dalla differenza di interessi sui prestiti e sui depositi.

definizione reale: guadagno del sistema bancario (fatto salvo il signoraggio sulle monete metalliche che va allo Stato) dato dalla differenza tra valore nominale e valore intrinseco della moneta emessa (di carta o elettronica che sia), al quale si aggiunge il guadagno sugli interessi.

SIGNORAGGIO
LEZIONE A FREDDO



Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
Facoltà di Economia
Corso di laurea in Economia e Commercio
Tesi di laurea in Economia
degli Intermediari Finanziari

LA BANCA D'ITALIA, IL SIGNORAGGIO E IL NUOVO ORDINE MONDIALE

Salvatore Tamburro



Prigioniero Politico

Il Caso di Michael Medini


Firma anche Tu la

"Lettera aperta
di cittadini italiani alla
Guardia di Finanza"


Superciuk: ruba ai poveri e dona ai ricchi


Iscrizioni


ALLARME!
E' IN CORSO
UNA RAPINA!

Il tuo T.F.R.


RICHIESTA DI DANNI

Allorchè un cittadino ingiustamente trattenuto in carcere promuove, dopo esserne uscito, un'azione giudiziaria contro lo Stato, per ottenere un risarcimento danni che gli consenta di restaurare il dissestato sistema nervoso riassume, senza averne piena consapevolezza, la rabbia e il malcontento di moltissimi italiani. Il suo esempio, molto temuto dall'Erario, potrebbe indurre migliaia di furibondi contribuenti ad intentare un processo macroscopico.

Non è soltanto l'arbitraria carcerazione a sconvolgere l'equilibrio psichico di un cittadino. Lo sconvolgono ancora più rapidamente le ruberie impunite, gli intrallazzi sottogovernativi, l'aumento "en flèche" dei prezzi delle derrate alimentari, lo spettro della disoccupazione, la carenza di ospedali, le condizioni igieniche delle aule scolastiche, la balorda faziosità dei telegiornali, e se aggiungiuamo la colossale truffa del debito pubblico dovuta al signoraggio ci viene una grande voglia di possedere un fucile mitragliatore, come quasi tutti i nostri vicini Sovrani Cittadini Svizzeri abili e sani di mente.
(Citt.Sovr. Giovanni Sandi)


Speculazione:

Chi acquistasse Tommaso Padoa Schioppa al prezzo che vale e lo rivendesse al prezzo che crede di valere, realizzerebbe un guadagno favoloso.
(Citt.Sovr. Giovanni Sandi)


Strumenti di
Democrazia Diretta
in Venezuela


Gobierno Bolivariano
de Venezuela


CANALE ITALIA
[archivio]


Prof. Giacinto Auriti in TV

TeleMax 1a puntata

TeleMax 2a puntata


Tutto il CDA di Bankitalia S.p.A. ringrazia la popolazione schiava e
superficiale per il disinteresse mostrato verso i propri interessi

crackboomm!!!

Tempo scaduto!

per la disdetta del contratto tra lo Stato Italiano e la Banca d'Italia S.p.A. per l'erogazione dei «servizi di Tesoreria dello Stato». La scadenza è il 31 dic 2010 ma deve avvenire con un preavviso di 5 anni, quindi entro il 31 dicembre 2005 il Governo non ha fatto la disdetta ufficiale, il contratto è automaticamente rinnovato per altri 20 anni e Bankitalia S.p.A. rimane fornitore di servizi allo Stato Italiano fino al 31 dicembre 2030.

Interrogazione parlamentare scritta dell'Onorevole Antonio Serena → qui! ←


"NIRVANA"
Il libro del millennio!


Il Cittadino medio, anche se di buona cultura (spesso di elevata cultura), ignora il fatto che la Banca d'Italia è una Società per Azioni totalmente privata e svincolata dallo Stato. Da sempre, poi, non è mai esistito un elenco ufficiale dei partecipanti al capitale di questa azienda privata denominata Bankitalia S.p.A. Alcuni anni fa uno studio di Mediobanca ha "ricostruito" l'azionariato della Banca d'Italia, ossia ha determinato, in modo empirico, chi fossero i VERI e CELATI proprietari dell'istituto in questione. Sul sito web della Banca d'Italia NON ERA PRESENTE, fino ad ora, un elenco ufficiale degli azionisti. Ora è presente questo elenco, creato il 20 settembre 2005.

Ne siamo venuti a conoscenza oggi 23 settembre 2005 su segnalazione di Marco Saba, Anche da ricerche effettuate in Internet, è risultato che il documento non era presente fino a pochi giorni fa. Perché solo ora la Banca d'Italia ha pubblicato l'elenco dei suoi proprietari? Perché neanche il Senato della Repubblica Italiana pubblica nei suoi verbali l'elenco degli azionisti?


«Ottusità di massa: In soli sei anni, il nostro reddito è calato del 13% rispetto all’Europa. Bisogna cominciare a guardare in faccia la realtà, sgradevole e disonorevole: è la nostra ottusità che ci sta facendo arretrare. Una ottusità specificamente italiana, che è diventata la nostra immedicabile attitudine nazionale. Dobbiamo imparare le virtù che ci mancano: ma l’indocilità, ossia il rifiuto di imparare è un ostacolo difficile da superare e si preferisce la difesa dei propri privilegi.»
Maurizio Blondet 2008


«La banca trae beneficio dall’interesse su tutta la moneta che crea dal nulla».
W. Paterson, fondatore nel 1694 della Banca d’Inghilterra, la prima Banca Centrale al mondo


"pochissimi capiranno il sistema, e quelli che lo capiranno saranno occupati a far soldi. Il pubblico probabilmente non capirà che é contro il suo interesse"
Lord Rotschild, 1861


"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perchè se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina"
J. Henry Ford


"Le banche centrali sono le uniche società che possono prendere una materia prima pregiata come la carta, buttarci sopra un po' d'inchiostro e renderla completamente senza valore"
Marco Saba 2004


"Fino a quando a stampare le banconote non sarà lo Stato, ma il grasso banchiere, i politici saranno corrotti, i magistrati impotenti, i giornalisti falsi, i cittadini sudditi schiavi"
Sabrina R. 2005




SCIECHIMICHE - BUCCINASCO
il fenomeno delle scie chimiche raccontato tramite reportage da Buccinasco (MI)

Un saluto a tutti! Questo blog vuole essere una raccolta amatoriale sia di foto, video e considerazioni personali riguardanti il fenomeno delle scie chimiche. Secondo la NASA le scie di condensazione (contrails) si formano da 8000 mentri di quota, sotto i -40°C e con un'umidità non inferiore al 70%. Dunque quelle che noi vediamo quasi ogni giorno in tutto l'arco dell'anno e a quote ben al di sotto di 8000 metri, cosa sono?
GUARDA IL CIELO: COSA STANNO FACENDO?




ASSOCIAZIONE per la RICERCA e la PREVENZIONE del CANCRO






La volontà generale

Che cos’è il forum delle Volontà Generali?

I Democratici Diretti nascono e vivono con lo scopo di “promuovere iniziative culturali, politiche, sociali, imprenditoriali tra tutti coloro che si riconoscono nell’ideale della democrazia diretta, al fine di diffondere tale ideale e, politicamente, applicare riforme e provvedimenti ad esso ispirate.” [tratto dallo Statuto dei Democratici Diretti].

Noi crediamo che siano i cittadini che hanno il diritto di decidere quali forme devono avere le istituzioni e in che modo essi stessi vogliano governare o anche quanto e cosa vogliano delegare e a chi.

Purtroppo oggi questo non è possibile e, appunto, noi ci battiamo per questo. Noi siamo pronti ad accettare le decisioni che il popolo prenderà democraticamente (quando finalmente ne avrà la possibilità), ma abbiamo anche le nostre particolari idee su come dovrebbe essere uno stato democratico diretto, e non vogliamo rinunciare a esprimerle e a presentarle ai cittadini tutti. Ma, soprattutto, lo ripetiamo, ci battiamo sopra ogni cosa perchè i cittadini possano scegliere, anche cose diverse da quelle che magari oggi noi, membri dei Democratici Diretti pensiamo e vogliamo.

E ognuno di noi, membri dei DD, ha anche le sue idee e proposte, non solo su come dovrebbero essere le istituzioni democratiche, ma anche su come dovrebbero essere regolate l’economia, la sanità, la giustizia, la politica estera, l’ambiente, i rapporti sociali, l’istruzione e la ricerca, il welfare, il mondo del lavoro… e così via fino a idee molto specifiche sul sistema bancario, il sistema tributario, il precariato, la droga, il matrimonio, l’eutanasia, la scuola dell’obbligo, l’immigrazione, l’acqua, le ferrovie e le autostrade…

Più scendiamo nello specifico, più frequentemente ci troviamo a rilevare che le idee che ciascuno presenta sono anche diverse. Ma tutti siamo concordi nell’accettare il “rischio della democrazia”. Il “rischio” cioè che, dopo un libero confronto e un processo decisionale democratico diretti, le proprie idee possano risultare respinte dalla volontà generale. Questa è l’essenza della democrazia. Questo è il rischio che noi accettiamo e che ogni cittadino realmente democratico, sa di dover accettare.

E’ quindi con questo spirito che vi invitiamo a conoscere qual’è la volontà generale dei membri dei DD. Avremmo anche potuto mostrarvi solo le cose su cui siamo tutti d’accordo, ma noi vogliamo mostrare ciò che siamo, quello i membri vogliono, sia individualmente che collettivamente. Non solo per amore di trasparenza, ma perchè QUESTA è democrazia viva. Sulla sezione del forum dedicata alla volontà generale dei DD, trovate quindi aggiornate in tempo reale le votazioni sempre aperte su tutta una serie di proposte e idee.

Se anche voi diventerete membri dei DD, potrete in ogni momento esprimere la vostra posizione su quelle questioni (oltre a poter fare le vostre proposte) e modificare quindi ciò che i DD vogliono nel loro complesso...

[Continua...]

 



!! IMPORTANTISSIMO !!

Referendum veri: è ora!
Al senato un ddl da appoggiare, con tutte le forze.

Referendum veri: presentato al Senato un disegno di legge per l’istituzione dei referendum deliberativi a iniziativa popolare senza quorum!

Sapevamo che doveva essere presentato un disegno di legge di modifica costituzionale per l’introduzione di strumenti di democrazia diretta. Ora abbiamo esaminato il testo, presentato dal sen. Peterlini, e possiamo dire, con grande entusiasmo, che è un OTTIMO disegno di legge. Direi, quasi perfetto (*).

E’ una grandissima opportunità che tutti noi cittadini, che abbiamo a cuore la democrazia, dobbiamo cogliere. Occorre appoggiare questo disegno di legge con tutta la forza di cui siamo capaci. E il nascente Coordinamento per l’Introduzione dei Referendum Deliberativi a Iniziativa Popolare senza Quorum, ha ora anche un riferimento normativo che credo dovrà fare decisamente proprio...

[Continua...]

 



ATTO DEL GOVERNO
SOTTOPOSTO A PARERE PARLAMENTARE

testo non pubblicato su internet

131 caccia bombardieri ci costano 13 miliardi di euro

Quanto costa un caccia – bombardiere F - 35?
Non lo sappiamo, però sappiamo quanto costano 131 caccia – bombardieri F - 35: 13 miliardi di euro.
Perchè ve lo diciamo?
Entro il 16 aprile le commissioni Difesa di Camera e Senato dovranno esprimersi sul programma di riarmo aeronautico presentato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, che prevede appunto l'acquisto di 131 caccia-bombardieri da attacco F-35.
Secondo La Russa la nostra flotta aerea è oramai obsoleta e secondo il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, l'acquisizione degli F-35 sono "assolutamente vitali per la difesa" del nostro Paese.
Tuttavia ricordiamo che per la 'difesa' dello spazio aereo italiano sono già stati spesi oltre 7 miliardi di euro per l'acquisto di 121 caccia Eurofighter in sostituzione dei vecchi F-104.
Peacereporter ha pubblicato una copia del testo di cui dovrebbe dare autorizzazione La Russa, testo non pubblicato in rete.
Il testo, consultabile cliccando sul'immagine sotto

spiega chiaramente l'uso che intende fare, il nostro governo, con l'acquisizione di questa mega flotta aerea: usarle nelle missioni internazionali, a salvaguardia della pace in virtù della loro "spiccata capacità di impiego fuori area".
Sicuramente un affare per Finmeccanica.
I caccia F-35 sono figli di un programma di riarmo internazionale Joint Strike Fighter (Jsf) lanciato dagli Stati Uniti a metà degli anni '90; tra i tanti paesi a cui aderirono c'è l'Italia nel 1996 con il primo governo Prodi (adesione confermata nel 1998 dal governo D'Alema e nel 2002 dal secondo governo Berlusconi).
Partecipiamo al consorzio industriale Jsf - guidato dalla statunitense Lockheed Martin - tramite l'Alenia, l'azienda aeronautica del gruppo Finmeccanica.
Lo stabilimento piemontese di Cameri diverrà l'unica linea di montaggio finale del velivolo al di fuori dagli Stati Uniti.
Secondo la Difesa il super-bombardiere creerà almeno 10 mila posti di lavoro, genererà un forte sviluppo tecnologico dell'industria italiana e determinerà un incremento del Pil.
Il riarmo panacea per una devastante recessione economica!
Ma vogliamo ricordare che nella storia altri hanno visto nel riarmo una cura contro la crisi economica: la Grande Crisi degli anni '30 e con la Grande Depressione di fine '800.
In entrambi i casi finimmo in una guerra mondiale.
Riteniamo si dovessero usare questi 13 miliardi di denaro pubblico in ben altri modi vista la crisi galoppante e la disperazione nelle case degli italiani.
Riteniamo, si debba consultare il cittadino quando si intende mettere le mani nella tasca del denaro pubblico.
Inoltre questa notizia passata in sordina è la chiara espressione di una classe politica che intende approfittare di tutto il suo potere per agire indisturbato a danno degli italiani.
Spetterà alle due commissioni parlamentari decidere nelle prossime settimane.

voi cosa voterete?

 



Zeitgeist Addendum. Signoraggio, debito pubblico, inflazione…

 


"Calci in culo agli usurai" Giacinto Auriti - 2002

 


 

Questo importante disegno di legge del 18 luglio 2008
è passato del tutto sotto silenzio,
perchè i media non ne hanno parlato?

→ Leggi il testo ←

 

Perchè di questi Atti Parlamentari del 14 gennaio 2009
non si è saputo nulla?

→ Leggi il testo a pagina 74 ←

 


SCHIAVI CONTRO SCHIAVI

La Grande crisi del 2008: ciò che la gente non sa

 


Venerdì nero in borsa:

Milano -7%, in Europa -9%, Nasdaq Usa -6%

venerdì, 24 ottobre 2008

MILANO (Reuters) - Un altro venerdì nero per le borse. In Europa arrivano a perdere oltre il 9%, con Milano a -7%, mentre negli Stati Uniti Wall Street registra in avvio forti perdite, con il Nasdaq che cede oltre il 6%.

Gli indici americani Dow Jones e S&P 500 poco dopo l'apertura hanno segnato rispettivamente -4,5% e - 4,45%, mentre il Nasdaq composito ha toccato quota -6,3%.

Le borse europee sono arrivate a perdere oltre il 9%. Intorno alle 11,50 il FTSEurofirst 300 era in ribasso del 9,4% dopo aver toccato un minimo di 787,29 punti. I settori peggiori sono quello bancario, petrolifero e delle auto, che perdono circa il 12%.

A MILANO SOFFRONO INTESA E IMPREGILO

Per quanto riguarda Milano, a metà seduta la borsa si manteneva in vista dei minimi giornalieri segnati in flessione di oltre l'8% sotto una pioggia di profit warning societari in diverse aree del mondo e sull'onda di indicatori economici che sembrano puntare a una recessione per l'economia europea.
Le vendite toccano indistintamente tutti i settori.
Congelati ripetutamente per eccesso di ribasso nel corso della mattinata europea, i futures sugli indici di Wall Street restano fortemente negativi. Il derivato sul Dow Jones a dicembre perde il 6,3%, quello sull'S&P 500 il 6,6% e il future sul listino tecnologico il 6,8%.
L'impennata dell'avversione al rischio ha fatto affondare l'euro verso yen mentre il prezzo del petrolio è scivolato verso i 64 dollari al barile ignorando un taglio d'offerta da parte dell'Opec.
Alle 13,25 circa l'indice S&P/Mib cedeva il 7,5%, il Mibtel il 6,8% e l'Allstar il 3,8%. Volumi di poco superiori al miliardo.
In controtendenza in un listino blue-chip inondato di rosso, Unipol difende un rialzo dello 0,4%.
In coda all'S&P/Mib resta Intesa SanPaolo che cede il 13,8% segnando un minimo dei cinque anni a 2,545 euro, con volumi pari allo 0,5% del capitale.
Pesanti anche Monte Paschi (-10,5%) e UniCredit (-10%). In risposta a indiscrezioni stampa su un eventuale intervento pubblico sul capitale, un portavoce ha dichiarato che UniCredit è "perfettamente a posto e in grado di affrontare tutte le sfide della crisi con grade tranquillità". Ubi Banca perde il 5,8% dopo "la notizia positiva del Core Tier 1 al 7,02%" comunicata stamane dalla banca. Il titolo ha incassato anche la promozione a "outperform" da Kbw.
Continua la sofferenza dei petroliferi a riflesso della discesa delle quotazioni del greggio. Sospesa per eccesso di ribasso, Eni perde un teorico 9,6%. Saipem scende del 6,7% dopo il meno 4% di ieri. Merrill Lynch ha ridotto il target a 20 euro da 28 euro confermando il "buy".
Sotto pressione i titoli immobiliari e delle costruzioni. Sospesa in precedenza, Impregilo cede il 10% ed è tra le peggiori del listino.
© Reuters 2008. Tutti i diritti assegna a Reuters.

non venitemi a dire che non ve lo avevo detto!

 


BERLUSCONI: PER QUESTA EMERGENZA ABBIAMO FATTO UN DECRETO LEGGE, MA POTRETE STARE TRANQUILLI NON AVREMMO BISOGNO DI USARLO LE BANCHE SONO COPERTE HANNO IL GRANO, I CONTI CORRENTI SONO SICURI, IL MATERASSO NON E' PIU' SICURO DELLE CASSEFORTI DELLE BANCHE

NOI POLITICI FACCIAMO LEGGI CHE NON SERVONO AD UN CAZZO!! COME AL SOLITO!

uhe' berlusconi... di cazzate ne hai dette tante che ormai ci hai preso gusto?

a me per il culo non mi prendi ed aguro ai Sovrani Cittadini Italiani che nessuno possa prendere in considerazione questa cazzata da tg1 in edizione straordinaria nel vero

svuotiamo i conti correnti e verifichiamo chi ha ragione: il popolo o i politicastri?

forza gente, diamoci da fare, con i soldi nel materasso vi assicuro che si dorme meglio! (Citt.Sovr. Giovanni Sandi)

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Truffolo ha detto che «salvare le banche è un imperativo categorico» mai espressione fu piu' impropria.
dare i soldi a chi ti vende i soldi, dal nulla, è un dato di fatto, e quindi non a priori, nè categoria ( Kant ) il dato di fatto è che sono tutti un culo ed un par di braghe si vede bene che Truffolo vuole farsi fare i rigatoni anche dalla BICE, la signorina di Francoforte col buco da signora ( buco da debitore inesigibile ) l'imperativo categorico sarebbe quello del popolo di mettergli le teste sulle picche al suon della Marsigliese: banchieri, politici, e chi gli tiene il sacco, cioè giudici e giornalisti (dal forum: Mario Scarponi)

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Al cellulare pubblicato in questa pagina web: +393388158280 oggi sabato 27 settembre 2008 alle ore 13:35 mi sono arrivati 2 sms:

sms n.1:

*s# informazione riservata : venerdì 3 ottobre ci sarà un "crollo" al dow jones superiore al 10% ...... sei pronto ad acchiappare lo scoop ? un servo pentito di igb

risposta mia:

chiamami con skype: joh.condor

sms n.2:

no sono già esposto ti posso dire che c'entra il sanpaolo imi che chiederà il salvataggio a bankitalia niente di più addio

considerazioni mie:

eh! eh! eh! non aspettavo altro! ben venga il crollo delle banche, spazziamole via!

quindi amici, io svuoterò il conto lunedì mattina!! buona crisi monetaria a tutti!

Citt.Sovr. Giovanni Sandi

Lunedì 29 settembre 2008 ore 08:40 ho svuotato il conto ho lasciato il necessario per pagare le spese di fine mese, ora leggetevi cosa scrivevo quasi 2 anni fa:

FACIMM SALTÀ LABBANCA?

I conti correnti corrono… Sul computer i soldi ci sono… Ma la cassa è vuota!
La gente crede che il posto più sicuro per custodire i suoi risparmi sia una banca. Ciò è sensato quanto credere a un asino che vola, o che l’acqua corrente di un torrente sia lì come in uno stagno. Nel momento in cui i tuoi soldi sono passati dalle tue mani alle mani del cassiere ti rimane in mano un pezzo di carta che certifica quel deposito, ma i tuoi soldi non sono più al sicuro: la banca da quel momento dispone del tuo denaro per prestarlo. Ed in base alla cifra che hai risparmiato versandola in banca, è in grado di prestarla immediatamente ad altri moltiplicandola per 1000, grazie al sistema della cosiddetta “riserva frazionaria".
La banca presta i tuoi soldi, lucrando interessi, e dandoti l’illusione (tra commissioni, movimenti, spedizioni, estratti conto, “canoni tenuta conto”, e inflazione) di una sicurezza molto costosa, ma se ti va bene ci rimetti alla grande. Quando invece fai l’errore di accettare il “consiglio” di investire in qualche strana formula di investimento, è facile che i tuoi risparmi prendano il volo.
Osserva: presentarsi allo sportello e prelevare contanti non è ben visto dalla banca. Infatti ogni volta che pretendi attuare il tuo sacrosanto diritto a prelevare il tuo avere, sei immerso nelle difficoltà, e devi sempre alzare un po’ la voce. Perché questa resistenza? La risposta è semplice: i soldi in cassa scarseggiano, e questo innervosisce il banchiere, il quale è istruito a contare sul fatto che mai tutti i cittadini si recheranno in banca a prelevare tutti i soldi che hanno in conto! È infatti questa una delle tante tecniche delinquenziali legali del sistema bancario che vede il banchiere addestrato anche a farsi prendere la mano (cioè fino al limite di percentuale in cui può eccedere nella truffa a danno dell’intera cittadinanza), e a prestare, da buon (cioè nei limiti del “legale”) strozzino, soldi che non ha, iscrivendo semplicemente numeri sui conti dei richiedenti i prestiti.
A questo punto il popolo, bue paziente, buono, e immobile come una statuina del presepio, può solo obiettare: ma i soldi devono esserci, se no come fanno le banche a compensare i pagamenti tra banche? Niente di più sbagliato è pensare che le banche non abbiano accordi tra loro per tenere in piedi questo gioco delle carte false. La gente non arriva a pensare a questo gioco, per il semplice motivo che è onesta, e che pertanto non immagina neanche lontanamente l’usura che ci sta sotto.
Infatti il sistema bancario, in questo modo, si comporta esattamente come il falsario: inventa denaro che non c'è.
E il tuo denaro dov’è?

[Continua...]

BYE BYE, INTESA SAN PAOLO!

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BANCHE E ASSICURAZIONI ITALIANE ESPOSTE E QUOTA AL CRACK MONETARIO EUROPEO

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L'economia italiana è stata dolosamente affossata dalla politica monetaria, il progetto di disgregazione sociale e saccheggio della Nazione Italia nasce a bordo del Britannia durante la crociera nel mediterraneo nel giugno 1992. Il grande botto è imminente, i giornali di regime (tutti) scrivono le solite "palle romane", per farci arrivare al dunque inconsapevolmente, le TV con i TG1, 2, 3, 4 e 5 fanno lo stesso.
Non mi stupirei se un 8 settembre qualunque vedremo fuggire dal territorio della Nazione le "teste di cazzo di Stato" (perchè così sarebbe corretto chiamarli).
La banda dei quattro e tutti gli apparati istituzionali, si daranno alla fuga con i loro aerei presidenziali lasciando il paese nel caos.
Sarebbe il caso di allertarci e controllare i movimenti di questi individui, premesso che gli aeroporti utilizzabili sono Ciampino, Pratica di Mare e l'aeroporto dell'Urbe.
Non dobbiamo impedirne la fuga, ma il loro ritorno.

[Citt.Sovr. Giovanni Sandi - 21 luglio 2008]

 

Ministro Tremonti,
ti devo parlare, chiamami a questo numero:
+393388158280
(Giovanni Sandi Cittadino Sovrano)

 


• Tutti i politici eletti alla guida della Nazione hanno sempre indebitato lo Stato chiedendo denaro in prestito ad una ristretta cerchia di banchieri privati.

• Questi banchieri internazionali creano il denaro dal nulla e senza nessuna contropartita, semplicemente stampandolo.

• Gran parte delle tasse versate dal cittadino servono a pagare il capitale e gli interessi su quel debito inestinguibile, eterno, costituito da carta straccia.

Perchè?

1. lo Stato non si stampa da solo i soldi?

2. conia le monete metalliche ma non stampa le banconote?

3. emette Obbligazioni invece che stampare moneta esente da interesse?

4. non esiste un elenco ufficiale dei proprietari della Banca d'Italia S.p.A ?

4bis. dal 10 AGO 1893, l'elenco dei soci della Banca d'Italia è stato reso disponibile solo il 20 SET 2005?

5. il Senato della Repubblica nei suoi verbali riporta «omissis» quando arriva ad elencare tali partecipanti?


Il Mondo ha un problema

La Società ha in realtà, un unico grosso problema!

E' un problema puramente economico, riguarda infatti l'emissione del Denaro.
Tale emissione è decisa, controllata e gestita da Entità Private e non da Governi democraticamente eletti.
Dopo centinaia di anni di contraffazioni e illegalità e machiavellismi, queste Entità Private sono ora giunte a controllare intere Nazioni, non più sovrane ma schiave di un meccanismo economico/finanziario conosciuto come "signoraggio" (con l'aggiunta della forse ancor più grave "riserva frazionaria").

[Continua...]


Esempio: lo Stato prende in prestito una banconota da € 100 dalla Banca Centrale e la «garantisce» con un «titolo di debito pubblico» da € 100. A fine anno dovrà «drenare» dalla popolazione quei € 100 per restituirli al legittimo proprietario (che è il Bankiere Internazionale), più gli interessi, diciamo un 4%. La Banca Centrale ha stampato quella banconota spendendo (tutto compreso) 30 centesimi di euro (quindi era solo un pezzo di carta, una merce come un altra, come un biglietto del cinema) mentre la banconota da € 100 (+4%), che lo Stato restituisce alla Banca Centrale, l'ha tolta a noi ed essa è frutto del nostro lavoro, delle nostre fatiche, del nostro sudore, insomma è pregna di valore e impegno umano! La Banca Centrale è una tipografia e si comporta come se fosse la padrona della banconota! Ve lo immaginate l'impresario di un teatro che si sente dire dal tipografo: «Considerato che l'ingresso al tuo spettacolo «vale» € 40 allora i biglietti da me stampati te li affitto e me li paghi € 41» !

Il signoraggio su una singola banconota da € 100 è: € 104,00 - € 0,30 = € 103,70 con tasso di interesse al 4%
Questa è la punta dell'iceberg, sotto, celata e forse più pericolosa, c'è la «riserva frazionaria».


Giovanni Sandi
è
Democratico Diretto

I Democratici Diretti nascono da un concetto semplice ma molto forte:

La Democrazia non è fine a se stessa, ma è quel metodo decisionale, quel sistema di governo che meglio di ogni altro rende giustizia all'idea di uomo in quanto libero, autodeterminato e responsabile. L'uomo è libero quando nella sua individualità riesce a perseguire i propri obiettivi e passioni, ma è maggiormente libero quando all'interno della società in cui vive determina le condizioni che la regolano. Questa è l’autodeterminizazione, l’autogoverno.

Il sistema politico attuale non rappresenta più una democrazia genuina capace di difendere e perseguire gli interessi collettivi, di farsi interprete delle reali esigenze dei cittadini. La democrazia rappresentativa è in crisi sta mostrando i suoi limiti, schiava com’è degli interessi privati, delle lobby economiche e dei partiti.

Il coinvolgimento dei cittadini nella vita politica non può ridursi al solo voto elettorale, che corrisponde ad una sorta di mandato fiduciario di un assegno in bianco incontrollato per 5 anni. Cittadini e cittadine in un sistema di questo genere non sono riconosciuti come soggetti responsabili, ma sminuiti a corpo elettorale e oggetto da utilizzare a proprio piacimento.

E’ una constatazione che la richiesta di partecipazione è spontanea e in continuo aumento. Purtroppo l’unica possibilità è quella di sfociare in protesta.

La democrazia diretta non va intesa come alternativa alla democrazia rappresentativa, ma come una sua integrazione un suo completamento, una possibilità di renderla più viva e consolidarla saldamente alla base della popolazione. Dal punto di vista teorico la democrazia diretta include la democrazia rappresentativa.

Dare un futuro alla democrazia è compito nostro, di noi cittadini, non può essere lasciato nelle mani di coloro il cui principale e spesso unico scopo è quello di mantenere il potere senza spartirlo con altri.

Questo è un appello ad ogni spirito autenticamente democratico. Uniamoci, sosteniamo dal basso una organizzazione comune per realizzare i principi di Democrazia Diretta, l'unica forma giusta di governo alla quale anelare per edificare un mondo più pacifico, più equo e più rispettoso dell'ambiente e per la piena realizzazione dei diritti di ogni essere umano!

 



 

Signoraggio

CRISI SISTEMICA E MENZOGNE

13 agosto 2009

Viviamo decisamente in un’epoca incredibile. Si può infatti leggere su Le Nouvel Obervateur: “Negli Stati Uniti il peggio è passato ma la ripresa sarà lenta” o su Le Monde: “ Gli Stati Uniti, verso la ripresa economica”. Si tratta dunque di informarvi davvero e non resta che internet per farlo. Traccerò qui, un breve quadro riguardo finanza e attualità economica. Tenetevi forte, vi si rizzeranno i capelli.
Il mondo della finanza, per alcuni fatto di squali, per altri di imbroglioni , vampiri o addirittura agenti luciferini, dopo essersi impadronito del mondo, cosa che ormai è il segreto di pulcinella e non appartiene neppure più alla teoria del complotto, sta dando il colpo di grazia al nostro sistema economico moribondo. In fatti il prestigioso Ludwig Von Mises Institute, che non è il rifugio dei comunisti cattivi, diffonde “ Money Banking, and the Federal Reserve: the Complete Transcript”,che riprende il nocciolo delle teorie sul complotto della Fed. ...
(Gilles Bonafi)

[Continua...]


Signoraggio

Il giro di vite

7 agosto 2009

E’ l’onda della contestazione popolare che ha imposto ai governi statunitense e francese il giro di vite sulle gratifiche decise da alcune banche a favore dei propri dirigenti nonostante l’acclarata (anche) loro responsabilità nella recente crisi finanziaria che ha scosso l’Occidente.
Un prolungarsi dell’atteggiamento servile fin qui dimostrato da Washington e Parigi - e non solo... - nei confronti dell’alta finanza, salvata, almeno fino ad oggi, dalla sua stessa crisi con iniezioni di liquidità pubbliche (e cioè tratte dalla tasca di ogni non responsabile cittadino contribuente francese o americano), non avrebbe certo pagato i suoi alabardieri.
Negli Usa come in Francia l’iniziativa ha interessato infatti due banche che si erano trovate in serie difficoltà a causa delle proprie speculazioni e che si erano salvate dal fallimento solamente grazie agli enormi aiuti di Stato ricevuti.
La Goldman Sachs, la banca nel cuore dello speculatore Soros e di Romano Prodi e Mario Draghi (che ne è stato alto dirigente) aveva ricevuto 10 miliardi di dollari a causa di una situazione finanziaria e patrimoniale spaventosa in cui la avevano cacciata le proprie speculazioni sui titoli derivati.
La ex banca d’affari obbligata da Obama a trasformarsi in banca commerciale in cambio dei soldi ricevuti ha messo però pochi mesi per rimettersi in gioco e registrare un utile tanto da poter restituire il prestito e tornare a fare il gioco preferito di prima, cioè speculare sull’andamento del prezzo delle materie prime.
Come aveva già peraltro fatto in campo valutario nel 1992 contro l’Italia speculando con scommesse al ribasso sulla lira e determinando la svalutazione della moneta nazionale.
In Francia stesso discorso per la Bnp-Paribas gratificata da aiuti per 5 miliardi di euro e che una volta tornata in attivo ha pensato bene di accantonare in bilancio una quantità abnorme di risorse da destinare ai propri dirigenti.
Se i due governi si sono mossi in maniera stranamente così decisa significa che entrambi hanno testato gli umori dell’opinione pubblica nei riguardi di banche e società finanziarie.
Le persone che hanno appena perso il lavoro o che sono state buttate fuori di casa per la sopravvenuta incapacità di pagare i mutui contratti con la truffa dei tassi variabili, non possono infatti accettare che restino al proprio posto gli speculatori responsabili del disastro generale e di riflesso delle loro disgrazie.
A far riflettere i vari Obama e Sarkozy non sono state soltanto le crescenti disoccupazione e povertà di massa.
Sono state soprattutto le aggressioni avvenute in Francia da parte dei dipendenti contro i managers responsabili del loro licenziamento.
O a Londra l’assalto contro la casa del presidente di una delle prime banche del Paese.
Segnali chiari di un disagio e di una rabbia sociale capace di tramutarsi in una vera rivolta.
(Andrea Angelini tratto dalla prima pagina di RINASCITA del 8 e 9 agosto 2009)

 


Signoraggio

Prima Pagina "RINASCITA"

06 agosto 2009

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2 agosto 1980. Cercate altrove

3 agosto 2009

Ogni strage di civili è un crimine efferato, un crimine senza alcuna possibile giustificazione né politica, né umana, ai danni di un’intera comunità nazionale.
E non importa quale sia lo strumento adottato: un esplosivo convenzionale o non, una fucilazione di massa, un avvelenamento mortale, un infoiba mento di uomini e donne viventi, l’abbattimento di un aereo di linea.
Rare, poche, minime, quasi inesistenti, sono le attenuanti.
Un massacro mirato verso obiettivi avversari che mieta accidentalmente vittime indesiderate, un’azione militare bellica – di guerra o guerriglia -contro obiettivi civili ma decisamente ostili.
La strage di Bologna, come il suo precedente milanese di Piazza Fontana, come i cruenti attentati ai treni o l’odio versato a piene mani negli anni di piombo sull’Italia, non sono certo delle eccezioni.
Quest’anno, la ricorrenza di quel nefasto 2 agosto del 1980, di quell’attentato senza palese motivazione politica che falciò la vita di 85 cittadini per caso quel giorno presenti alla stazione del capoluogo emiliano, è stata come di consueto motivo di un rituale. Oltre alle contestazioni dei rappresentanti protempore del governo (e questa volta è toccato ad un uomo che, a quei tempi militava in quella fascia oscura tra il Pci e Lotta Continua...) ed alle usuali prese di posizione di una parte e dell’altra, la memoria della strage è stata colpita anche dalla contemporaneità della libertà per Valerio Fioravanti, condannato definitivamente quale autore di un crimine ricostruito come eseguito dai Nar, una cellula impazzita del neofascismo.
Valerio Fioravanti, da uomo libero, ha ribadito quanto ha sempre sostenuto anche negli anni trascorsi in carcere dopo essere stato giudicato colpevole del massacro: lui e la moglie Francesca Mambro, a sua volta condannata, per dichiarando compiuti altri attentati ed agguati mortali contro avversari e forze dell’ordine, non hanno nulla a che vedere con l'attentato terroristico del 1980. Ed ha ricordato come sia necessario, ripercorrere quel capitolo nero della storia della Repubblica, con i “nuovi elementi” emersi in questi anni.
Siamo d’accordo con Fioravanti, anche se non crediamo che l’uomo di oggi possa proporsi personalmente come garante di ricerca della giustizia: altri delitti pesano sulla sua coscienza e correttezza vorrebbe un suo umile e dignitoso silenzio.
Chi scrive queste note ha tutte le carte a posto per rivolgere questo invito: anche la sua persona fu obiettivo, per quello stesso evento, di “verbali” e “indagini” che ne paventavano una qualche responsabilità: due dossier del Sid fortunatamente costruiti sulla sabbia e rovinati nel nulla da evidenti prove sulla loro falsità.
Detto questo, è però opportuno un altro invito. Alle autorità di questa Repubblica, perché desecretino ogni documento che riguardi le stragi di quegli anni.
L’Italia era allora, con la Turchia e la Germania, una vasta terra di conflitto, fortemente destabilizzata, di agenzie della sicurezza contrapposte. Sulle nostre strade i giovani erano mandati al massacro, gli uni contro gli altri, mentre a un livello superiore si combattevano i servizi segreti di tutto il mondo. Il Mossad, in particolare, aveva le mani in pasta ovunque in Europa per “fermare” il crescente diffuso consenso dei governi comunitari verso la causa di uno Stato indipendente palestinese. La “dichiarazione di Venezia” della Comunità Europea era stata intesa da Tel Aviv come un annuncio di guerra verso Israele.
Pubblicate i documenti “riservati” e “secretati” che stanno ammuffendo negli archivi del Palazzo. Scoprirete perché l’Italia fu teatro di una vampata di guerra civile.
(Ugo Gaudenzi dalla prima pagina di RINASCITA del 4 agosto 2009)

 


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23 luglio 2009

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Prima Pagina "RINASCITA"

21 luglio 2009

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Beppe Grillo in Costa Smeralda col nemico

17 luglio 2009

Anche quest'anno Beppe Grillo ha scelto Porto Cervo per qualche giorno di relax con la moglie Parvin Tadjik. E le critiche non sono di certo mancate

Stessa spiaggia e stesso mare. Anche quest'anno Beppe Grillo ha scelto Porto Cervo per qualche giorno di relax con la moglie Parvin Tadjik. E le critiche non sono di certo mancate. Al mare con il nemico? Il Savonarola della Rete a mollo con i vip e a pochi passi da Silvio lo 'pisconano' (come lo definisce il comico genovese)? Stesso mare e stesso costume verde "speranza". Chissà, forse il comico spera ancora di poter candidarsi alle primarie del Pd.

GRILLO: I DEMOCRATICI SONO POLIZZA VITA DI BERLUSCONI. "Io ce l'ho con quei dieci che guidano il partito, che sono la polizza-vita di Berlusconi. Il quale, finché ci sono loro, sta tranquillissimo. Io voglio non rinnovare più quella polizza. Sarebbe già morto, politicamente, con un'opposizione diversa. A partire da tutti gli errori di Veltroni. Un uomo solo aggettivi e sostantivi". Parla, in un'intervista al 'Corriere della Sera' Beppe Grillo, che commenta anche la decisione del Pd di non accoglierlo tra gli iscritti. "Di questa sceneggiata la cosa che mi ha dato piu' fastidio è sentire che io sarei a capo di un movimento ostile. 'Ostile' è una brutta parola. Io - sottolinea Grillo non sono per niente 'ostile' al Pd".

E a proposito del suo respingimento, Grillo commenta: "Se io fossi stato al posto loro avrei detto: caro Grillo, lascia perdere, non possiamo tesserarti perche' sono anni che ci prendi per il culo. Pero' se vieni al congresso sei un ospite gradito. Vieni e ci dici la tua. Sarebbe stata una risposta politica. Avrebbero fatto bella figura. Ma tirare in ballo il paragrafo tre dell'articolo nove! Quella non e' una risposta politica: e' burocrazia. Allora la politica non serve a niente. Basta un apparato con dei regolamenti".
( Tratto da Affaritaliani.it )

 


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15 luglio 2009

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Signoraggio

Una poltrona al veleno

13 luglio 2009

Solo qualche mese fa, si moltiplicavano in Italia i comitati che, in qualche modo, facevano riferimento al comico Beppe Grillo, il cosiddetto popolo dell’antipolitica o popolo del “Vaffa”.
Una forza informe e misteriosa che i più credevano però numericamente rilevante al punto di temerne l’impatto sul voto, sia in termini di astensione sia in termini di voto disperso. Nelle analisi successive alle ultime elezioni alcuni, con un’interpretazione un po’ forzata della realtà, addirittura attribuirono ai “grillini” le ripetute sconfitte del Pd e sempre allo stesso fenomeno l’inaspettato successo dell’Idv, la formazione partitica apparentemente più vicina all’antipolitica, almeno nel linguaggio di facciata del suo improbabile leader.
Ora il popolo del vaffa dovrebbe cercare uno specchio davanti al quale pronunciare il suo volgare ritornello: Beppe Grillo, il predicatore senza macchia e senza paura, ha dichiarato a sorpresa di essersi iscritto al Pd e di volersi candidare alle primarie per concorrere alla segreteria.
Altro che antipolitica, altro che opposizione al Palazzo: questa è una bieca corsa alla poltrona.
Ed inoltre non era nemmeno vero. Cioè, era vera l’intenzione di Grillo di iscriversi al Pd, ma non gli sarà possibile per l’opposizione di gran parte del partito.
Grillo come Pannella: anche lo storico leader radicale tentò di fare la stessa manovra, ma anche a lui venne sbattuta la porta in faccia. A dimostrazione che il Pd è ridotto male, anzi malissimo, ma non imbarca proprio tutti. Certo qualche volta nelle maglie non proprio rigide del suo tesseramento passa un presunto stupratore seriale con già precedenti nello specifico reato, ma Pannella e Grillo rimangono fuori.
Del resto il senatore Ignazio Marino, medico, candidato anche lui alle primarie del Pd, ha fortemente criticato i criteri di selezione dei dirigenti locali e riferendosi all’arresto dello stupratore seriale a Roma, coordinatore di un circolo democratico nella Capitale. ha dichiarato che “è evidente che nel Pd c’è una questione morale grande come una montagna, che non può essere ignorata né sottovalutata”.
Non osiamo immaginare cosa sarebbe potuto succedere se il presunto violentatore fosse stato iscitto non al Pd, ma al Pdl di Berlusconi...
In ogni caso se Grillo vorrà ora tentare di entrare in quel Palazzo che ha sempre sbeffeggiato, il partito dovrà fondarselo da solo, ma il suo cedimento è la prova della sconfitta di tutta l’antipolitica, perdente perché qualunquista.
Grillo ha inoltre dimostrato di non essere diverso da molti obiettivi della sua feroce ironia: è facile criticare tutto e tutti, magari abbandonando i temi che possono stranire i poteri forti, come la proprietà della moneta, che un tempo Grillo inseriva nei suoi comizi-spettacoli e che da tempo è dimenticata. Grillo il distruttore non faceva paura a nessuno, il qualunquismo non è mai rivoluzionario e non mette in pericolo i privilegi dei potenti, anzi spesso ne diventa il servo sciocco, l’utile idiota.
Non serve l’antipolitica, ma una politica nuova e realmente antagonista al Palazzo. Non servono le alleanze contro qualcosa o qualcuno, ma un fronte comune di tutti gli Uomini Liberi per costruire una nuovo socialismo nazionale, per riconquistare la sovranità nazionale, per abbattere la rete dei privilegi e garantire libertà e giustizia sociale.
Questo sarebbe rivoluzionario.
Questo Grillo non lo è mai stato, non potrebbe esserlo, infatti la sua “rivoluzione” si è infranta su una barricata fatta di una sola poltrona, quella di segretario del Pd.
(Decio Siluro dalla prima pagina di RINASCITA del 14 luglio 2009)

 


Scie Chimiche

ATTACCO ALL'INFORMAZIONE

10 luglio 2009

 


Prima Pagina "RINASCITA"

6 luglio 2009

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Il giallo dell'estate: a proposito dei 134,5 miliardi di dollari sequestrati a Chiasso

4 luglio 2009

Quando ho letto la prima volta la notizia sui blog di Crisis degli ottimi Pietro Cambi e Debora Billi , ho istintivamente guardato la data, pensando che una qualche distorsione temporale (di temporali ne sta facendo parecchi a Roma) mi avesse scaraventato dai primi di giugno, indietro fino al primo di aprile. Ma ve li immaginate due impettiti giapponesi, vestiti di tutto punto e con una valigetta in due, che cercano di passare inosservati (inosservati?!?!?), su un treno di pendolari (di pendolari?!??!) al controllo della Finanza? Non sembra un pesce d'aprile

Pietro Cambi è ritornato sull'argomento qualche giorno fa, esponendo tutti i dubbi sulla falsità dei titoli, reclamata a gran voce dagli "esperti" americani, che però i titoli non li hanno nemmeno visti, e pure sulla loro veridicità.

Eh già, perché in entrambi i casi la storia non sta in piedi. Se i titoli sono veri, non possono appartenere a nessun privato ma solo a uno Stato. Ma allora perché portarli in Svizzera con due spalloni burletta giapponesi? Uno Stato ha le sue rappresentanze diplomatiche dappertutto. Non sarebbe stato più semplice infilarli in una qualche valigia diplomatica, esente da controlli, e far atterrare il funzionario incaricato e seguito da una scorta congrua con l'importanza del trasporto, in un qualsiasi aeroporto svizzero?

Se i titoli sono falsi, però, non possono appartenere a nessuna mafia né essere lo strumento per una truffa gigantesca. Diceva il Colonnello della Guardia di Finanza che ha operato il controllo, che il maggior sequestro di titoli falsi è stato di 100 milioni di euro. Un grossa organizzazione criminale dedita alla falsificazione, forse connessa con qualche mafia, può pensare ad una truffa di queste dimensioni. Ma a cento miliardi di euro, chi ci crede?

E soprattutto, chi ce lo ha? L'uomo più ricco del mondo, Warren Buffett ha un patrimonio di circa 62 miliardi di dollari. Un patrimonio, appunto, nemmeno liquidità. E voi ci credete che una mafia (siciliana, americana, cinese, russa o che altro) che volesse portare in Svizzera i propri illeciti risparmi, si farebbe scoprire come pollastri in quel modo? Ma dai, è assolutamente inverosimile che si tratti di un falso organizzato da criminali, nemmeno dai più potenti e malintenzionati, come ha frettolosamente ipotizzato la stampa americana, e neppure dai più sprovveduti. E' del tutto fuori da ogni logica...
(Domenico De Simone)

[Continua...]

 


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3 luglio 2009

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Nuovo Ordine Mondiale

2 luglio 2009

I 10 COMANDAMENTI

 


Signoraggio

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30 giugno 2009

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Signoraggio

Degradazione, tracollo e rigenerazione
e........ Emissione distribuita sul luogo di produzione del valore.

30 giugno 2009

Oggi voglio ricordare alcune circostanze conseguenza delle leggi irrazionali, inique, infami, incostituzionali che i nostri rappresentanti (si fa per dire) in Parlamento ci hanno propinato e ammannito in particolare negli ultimi decenni.

Questo nostro mondo pervaso dalla mistificazione nasce con la cosiddetta liberazione che non ci ha liberato da nulla, è stata sostituita una dittatura con un’invasione, e nella sostituzione ha semplicemente raschiato via la vernice più appariscente e superficiale dei valori fondanti della dittatura vagheggiando nuovi grandi valori come famiglia, lavoro, equità di trattamento sociale e giudiziaria, etc., ma contemporaneamente introducendo i pilastri fondamentali e i disvalori del grande capitalismo, del consumismo, del bigottismo, della superstizione, del presente continuo.

Mi ricordo che negli anni attorno al ’65/70 i piccoli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, avevano degli apprendisti i quali erano certamente poco retribuiti, ambienti di lavoro poco sicuri, pochissime attività assicurate, nessuna garanzia sotto qualunque aspetto né per l’imprenditore, né per i dipendenti, ma così facendo i loro servizi erano estremamente a buon mercato.

oi gradualmente, nel corso degli anni sono state introdotte una serie di leggi a “tutela e garanzia dell’impresa e dei lavoratori”, ottime iniziative e propensioni per carità, ma in generale a tuttoggi molto poco applicate, perché i nostri legislatori ancora oggi non hanno capito o fanno finta di non aver capito una sacra verità ed assioma, e cioè che per “fare” qualcosa, qualunque sia questa cosa, occorrono risorse, mezzi, energia.

I nostri Governanti non hanno ancora capito che lo Stato e i suoi cittadini sono carenti da sempre di tutto ciò, soprattutto per una iniqua distribuzione della ricchezza, che invece di attenuarsi nel corso degli anni si è andata aggravando, quindi prima di intraprende qualunque radioso progetto occorrerebbe avere ben chiaro che senza le disponibilità di cui sopra non si va da nessuna parte.

Quello che poi è incomprensibile è che essi si limitano nel migliore dei casi a verificare se esiste la copertura finanziaria per l’emanazione e l’entrata in vigore di una legge, ma solo sul versante dello Stato, e poco ha verificato se esistono in contemporaneità anche i presupposti della sostenibilità da parte dei cittadini o delle aziende, di qui le cause del lavoro nero ed altro.

Insomma da decenni allo Stato e ai nostri cari governanti non gliene è mai fregato molto se la legge che andava ad emanare era economicamente sostenibile, o meno, da parte dei cittadini, ma addirittura colpevole due volte, nei confronti delle sue Istituzioni periferiche e per di più inadempiente verso se stesso, sul versante della sua figura di succube alle sue leggi al pari dei cittadini... (Orazio Fergnani)

[Continua...]

 


McDonald's...

26 giugno 2009

tutto quello che non vogliono farti sapere

il primo caso di mucca pazza in Italia riguarda una mucca di allevamenti fornitori di McDonald's...

SUPER SIZE ME

Un film/documentario divertente ed interessante che narrà le vicissitudini di un cittadino americano che vuole verificare su se stesso l'effetto che ha sul suo corpo affidare completamente per un mese la propria alimentazione nelle mani di Mc Donald's.

10 kg in più e delle analisi cliniche che lasciano sconcertati i medici che seguivano il protagonista dall'inizio del mese di Mc alimentazione.

Nello stesso film ci sono molte info sulla situazione dell'alimentazione industriale e dell'"epidemia" di obesità negli USA. Immagini sconcertanti, ma vere.

Nella logica del profitto e nella cecità del capitalismo la logica del "arricchirmi tutto e subito" è quella che sottende, come poteva essere il contrario, anche l'industria alimentare. Quindi per loro riempirci con mega porzioni per qualche centesimo in più diventa l'agognato profitto mentre per il consumatore diventa un grave problema di salute.

Un film da vedere!

[Continua...]

 


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18 giugno 2009

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SCOPERTO IL VERO PROBLEMA DELL’ITALIA:
SI STANNO ESAURENDO I NEURONI ATTIVI!
La Repubblica è fondata sul rincoglionimento

13 giugno 2009

Forse qualcuno ci ha creduto: qualche donna ha creduto che il suo ruolo sarebbe quello di sculettare per attizzare qualcuno, e avrebbe anche il dovere di rifarsi tette e labbra, per avere una platea più vasta; forse qualcun altro ha creduto che i problemi dell’Italia si possono riassumere nei seguenti quesiti sollecitati dai mass media:
- se Berlusconi è pedofilo;
- se Franceschini additerà abbastanza le depravazioni del capo di governo;
- se i prelati avranno il coraggio di fare la morale a Berlusconi;
- se Veronica amava veramente il marito;
- se ci saranno altre foto dei festini-bordello del mafioso meneghino;
- se i giornali internazionali ce l’hanno con Berlusconi;
- se i nostri bravi ragazzi riusciranno a portale la “democrazia” anche in Afghanistan, paese di ingrati che si rivoltano contro i loro benefattori;
- se Obama flirterà ancora con gli arabi, promettendo pace ma facendo prosperare l’industria degli armamenti.
Forse in molti ci hanno creduto: sembrerebbe che la gente comune sia sempre meno capace di capire gli intrallazzi del potere.
Sta di fatto che l’Italia, da paese dell’Arte e della Cultura, è diventato oggi il paese dell’ignoranza e del rincoglionimento.
E si capisce che non si tratta di opinioni, stando alle statistiche.
Secondo i dati dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), il 65% della popolazione italiana non avrebbe strumenti per interagire efficacemente nella società dell’informazione.
Secondo i dati del 2005 pubblicati dall'UNLA (Unione Nazionale per la Lotta contro l'Analfabetismo), quasi sei milioni di italiani sarebbero totalmente analfabeti. Corrispondono al 12% della popolazione. Soltanto il Portogallo e il Messico hanno una percentuale di analfabeti più elevata.
Inoltre, il 36,52% dagli italiani avrebbe fatto soltanto la scuola dell’obbligo (o soltanto le prime classi elementari).
Si parla di due tipi di analfabetismo. C’è l’analfabetismo (o semi-analfabetismo) che si riferisce all’incapacità di utilizzare correttamente la scrittura e il calcolo nella vita di tutti i giorni, e c’è l’analfabeta assoluto, ovvero colui che non sa leggere e non sa scrivere, non avendolo mai imparato o avendolo dimenticato del tutto.
Se agli analfabeti o semi-analfabeti aggiungiamo coloro che non leggono nemmeno un libro all’anno raggiungiamo una percentuale del 60% secondo i dati dell’Istat. Soltanto il 20% delle famiglie italiane legge libri regolarmente, mentre ben l’80% degli italiani, secondo i dati della Banca Mondiale, si informa esclusivamente tramite la televisione.
E’ un dato a dir poco preoccupante. Certo non si pretende che tutte le persone siano in grado di scrivere un libro o di fare l’esegesi di un testo antico, ma si tratta di avere la capacità di farsi un’idea su un testo scritto o di produrre un proprio pensiero critico autonomo.
Il regresso culturale degli italiani sarebbe iniziato diversi decenni fa, rafforzato dalle Tv commerciali, che proponevano di trascorrere ore a guardare giochi a quiz demenziali, donne seminude o persone che litigavano o parlavano un linguaggio non proprio erudito.
Alle nostre autorità interessa tutto ciò? C’è qualcuno che propone qualcosa per stimolare le capacità cognitive delle persone?
No, anzi, al disinteresse si aggiungono altri tentativi di rincoglionimento dei media, specie della Tv. L’ignoranza viene alimentata dal sistema, e non combattuta.
Perché è nell’ignoranza che si sviluppa l’accondiscendenza al padrone. E’ nell’ignoranza che si accetta il compromesso sui propri diritti. E’ nell’ignoranza che ci si rotola nel sollazzo per non pensare ai problemi.
E’ nell’ignoranza che si accetta che prevalga il più furbo. E’ nell’ignoranza che si accetta la prevaricazione del raccomandato. (Antonella Randazzo)

[Continua...]

 


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4 maggio 2009

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Epidemia Globale

27 aprile 2009

Una pandemia, che molti considerano simile alla terribile “spagnola” del 1918-19, sta minacciando il pianeta.
In realtà i due virus sono abbastanza dissimili, in comune hanno l’area da cui sono partiti, il nord America: la spagnola dagli Usa, questa dal Messico.
L’hanno chiamata influenza suina, ma solamente perché il virus originario colpisce i maiali, mentre l’attuale, già modificato geneticamente, si trasmette per contatto da essere umano ad essere umano, senza bisogno della “collaborazione” di alcun animale.
La spagnola causò più decessi addirittura della I guerra mondiale; il tasso di letalità era molto alto, soprattutto tra i giovani, gli anziani ed i soggetti già debilitati per altre malattie, ma all’epoca non c’erano molte medicine e la gioventù europea era debilitata dalla guerra e dalla povertà.
L’influenza suina attuale ha un tasso di mortalità intorno al 7%, ma, paradossalmente, le mutate condizioni sociali possono diventare un fondamentale alleato del virus. Si teme infatti che il virus possa modificarsi ancora, generando un nuovo ceppo insensibile a qualsiasi trattamento antibiotico, proprio per il contatto già avuto con questo tipo di farmaci.
Così, come allora, le complicazioni polmonari potrebbero diventare inarrestabili.
La natura si difende poi dai virus proprio attraverso la virulenza degli stessi.
La terribile febbre emorragica, meglio nota come Ebola, non è mai uscita da una ristretta area dell’Africa proprio perché il breve periodo di incubazione ed il rapido decorso della malattia permettono la creazione tempestiva di cordoni sanitari prima della diffusione dell’epidemia.
Questo ragionamento è però valido solamente per gli sposatmenti a piedi, non considera certo gli aerei. Oggi un soggetto infettato in Messico può in poche ore raggiungere q1ualsiasi angolo del pianeta e dare vita ad un nuovo focolaio. La spagnola esplose negli Usa nel 1918, ma ci mise molti mesi per raggiungere l’Europa (attraverso i soldati americani), tanto che in Italia arrivò solamente un anno dopo, a guerra finita. Oggi i jet permettono spostamenti veloci e sono bastati solo pochi giorni per registrare il primo casi conclamato europeo, precisamente in Spagna.
Non comprendiamo quindi l’ottimismo dei nostri governanti che hanno dichiarato che le possibilità di diffusione della malattia in Italia sono al momento irrilevanti, visto che ogni giorno sbarcano nei nostri aeroporti soggetti provenienti dal Messico potenzialmente infetti senza che sia stato predisposto alcun controllo sanitario alle frontiere.
Vista la crisi economica planetaria qualche cinico potrebbe addirittura sperare che sia la pandemia a risolevre il problema diminuendo i disoccupati attravero una drastica riduzione della popolazione. Certo è che gli Usa hanno proclamato lo stato di emergenza sanitaria.
Il ministro per la Sicurezza interna Janet Napolitano ha dato ordine di distribuire il 25% delle scorte Usa degli antivirali Tamiflu e Relenza, di cui gli Usa hanno a disposizione 50 milioni di dosi. La minaccia è concreta ed il pericolo imminente. C’è un sistema molto semplice per valutare il rischio pandemia: osservare le oscillazioni di Borsa. Infatti ieri, mentre scendevano a picco le quotazioni delle compagnie aeree e delle società di viaggi, sono schizzato in alto i titoli farmaceutici.
Nell’era globale, anche l’influenza è globalizzata, edanche la morte è un affare come tanti altri.
(Decio Siluro dalla prima pagina di RINASCITA del 28 aprile 2009)

 


Signoraggio

REBUS - SIGNORAGGIO, la grande truffa (PROMO)

22 aprile 2009

 


Prima Pagina "RINASCITA"

14 aprile 2009

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Codex Alimentarius - lento sterminio di massa

12 aprile 2009

 


I morti che non vi dicono

10 aprile 2009

 


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9 aprile 2009

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"Avevo previsto il terremoto in Abruzzo"

6 aprile 2009

 


Prima Pagina "RINASCITA"

3 aprile 2009

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Prima Pagina "RINASCITA"

2 aprile 2009

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Le scie chimiche. Aspetti psicologici del problema.

31 marzo 2009

Premessa.

Nessun altro problema sul web crea discussioni come quello delle scie chimiche. Nessun altro argomento, quando viene sollevato, suscita una marea di insulti, reazioni scomposte, attacchi personali, ecc…
Lo potete constatare osservando gli articoli del nostro blog.
Abbiamo scritto, o fatto capire, che noti personaggi del mondo dello spettacolo o della politica o della magistratura, sono nella Rosa Rossa. E non si è sollevato se non qualche sporadico commento di critica o di dubbio, quasi sempre legittimo e in buona fede.
Abbiamo scritto che dietro a tutte le stragi italiane c’era sempre lo stato, e Gladio in particolare. Ma nessuno ha protestato o tirato fuori ipotesi contrarie.
Ma se si parla di scie chimiche succede un putiferio.
Un semplice post, che non consisteva neanche in un articolo, ma nella semplice pubblicità di un convegno, ha suscitato un vespaio.
Per giunta, in questo modo i detrattori del fenomeno delle scie chimiche raggiungono un effetto opposto. Cioè rafforzano la tesi di Marcianò e di tutti gli altri, perché chiunque veda questo caos, questi insulti, questi attacchi, questa rabbia dimostrata verso delle persone che, qualunque sia la verità, comunque lavorano per fare un servizio agli altri, non può non essere indotto a pensare che sotto ci sia del vero.

Se infatti venisse qualcuno a sostenere in un sito apposito che il Gran Dio di tutte le Nutelle scenderà sulla terra nel 2011 portando la Nutella a tutti i popoli, io credo che nessuno si sognerebbe di criticare, insultare, o deridere. Né tantomeno di aprire un sito solo per criticare il sostenitore della divinità della Nutella.
Al massimo qualche visitatore potrebbe fare qualche commento ironico e finirebbe li.
Ci sono molti siti che sostengono tesi strampalate o che vengono considerate tali.
Il sito Stazione Celeste ad esempio riporta messaggi canalizzati da altre entità angeliche… ma nessuno si prende la briga di attaccarlo o insultarlo. Il sito guardalamiamerda.it, blog tra l’altro che si dichiara iscritto al gruppo “i blog di merda” si becca al massimo qualche insultino del tipo “ma vai a cagare… pezzo di merda…”. In compenso raccoglie anche entusiastici consensi (un anonimo delle 18.57 dice infatti: La merda ha un suo fascino, trovo giusto dedicargli un blog, bravo. W la merda.)

Poi abbiamo il sito http://www.chupacabramania.com/articoli/loch_ness.htm, dedicato a mostri vari… Ma nessuno si sogna di dare ai curatori del sito dei ladri, dei paranoici, ecc…

Viene da domandarsi il perché di questo trattamento riservato a Marcianò e a chi si occupa di scie chimiche... (Paolo Franceschetti)

[Continua...]

 


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25 marzo 2009

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Prima Pagina "RINASCITA"

24 marzo 2009

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Viterbo e l'inchiesta Coast to Coast

24 marzo 2009

 

Premessa.
In questi giorni la pagine dei quotidiani viterbesi sono scossi da una vicenda giudiziaria denominata Coast to Coast. 65 Persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La vicenda coinvolge il direttore della Banca di Viterbo Roberto Ragonesi, la collega di studio Tiziana Pizzuto, quasi tutto lo studio Ragonesi e Pizzuto, e molte altre persone della sua famiglia.

E’ doveroso dire che occupandomi di questo fatto non sarò completamente imparziale perché esso mi coinvolge direttamente. Agli arresti domiciliari c’è Tiziana Pizzuto, la madre della mia collega. E Tiziana Pizzuto non è semplicemente la mamma della mia collega. E’ la persona che, quando iniziai a esercitare, mi fece appoggiare al suo studio senza chiedermi nulla; sul suo studio di commercialista c’è ancora la targa “Avv. Paolo Franceschetti” che non hanno mai levato anche quando me ne andai per aprire uno studio insieme alla figlia.
E sono coinvolte molte persone di cui non faccio il nome ma a cui voglio molto bene.

La vicenda si inserisce in un contesto particolarissimo della mia vita professionale. Da circa un mese infatti ho deciso, per incolmabili differenze di vedute su alcune questioni, di separarmi dai miei colleghi e lavorare a casa insieme a Solange.
Una differenza incolmabile di vedute che ha come sbocco naturale la divisione della strade, ma che non mette in discussione la buona fede di ciascuno e l’affetto che nutro per i miei colleghi.

In questo quadro si inserisce l’inchiesta Coast to coast di cui ora mi occuperò.

La vicenda

Il 17 marzo 2009, a partire dalle 5 del mattino, inizia l’operazione Coast to Coast, coordinata tra Digos, Carabinieri, e polizia. Dei 65 indagati ne vengono messi agli arresti domiciliari 5. L'accusa è di aver creato un'organizzazione che favoriva l'immigrazione clandestina mediante la falsificazione di documenti e altre irregolarità. Un reato per il quale è prevista una pena gravissima.

Qui la prima cosa soprendente. Il quotidiano Nuovo Viterbo Oggi (da ora in poi lo chiamaremo NVO, anche perché il suo nome è curiosamente anche l’acronimo dello slogan massonico New World Order) pubblica non solo la notizia ma anche le foto scattate dalla polizia nei pedinamenti.
Il 18 marzo, l’articolista confessa candidamente che la redazione era stata avvisata da una soffiata. Ed era stata addirittura avvisata dei punti in cui sarebbero avvenuti gli arresti, tanto che i giornalisti si erano appostati nei posti giusti ove sarebbero avvenute le perquisizioni.

Capisco immediatamente che si tratta di una precisa manovra per affossare qualcuno. Ma affossare chi? E perchè? Tiziana Pizzuto non può essere... è una commercialista affermata, questo sì, ma non è lei l'obiettivo perchè non ha incarichi importanti, lavora dodici ore al giorno e quando finisce di lavorare si dedica alla famiglia.
L'obiettivo, penso lì per lì, deve essere il Presidente della Banca Ragonesi, perchè proprio nei prossimi giorni c'era il rinnovo della carica di Presidente.
Inoltre occorre tenere presente che a Viterbo si deve costruire un aeroporto, e questa operazione ovviamente attira gli interessi della varie mafie italiane, già presenti nel territorio Viterbese da almeno venti anni; e occorre tenere presente che le banche sono il fulcro di ogni operazione criminale, perchè senza il controllo di esse la varie mafie non potrebbe prosperare. Quindi attorno al Presidente Ragonesi e alla Banca di Viterbo si giocano interessi vitali per l'economia lecita ma anche illecita viterbese.
E le modalità dell'operazione sono le loro... Le riconosco al volo. Sono anni oramai che io e Solange si occupiamo solo di questo.

Il 19 di marzo, però ci sono nuove sorprese.
In prima pagina, il NVO riporta il titolo: "PD, E’ QUESTIONE MORALE. Ragonesi e Pizzuto hanno avuto incarichi dalla regione. L'indagine Coast to coast scuote la politica". http://www.viterbotv.it/news/dettaglio.asp?id=5695
A prescindere da fatto che l’incarico della Pizzuto (uno in 25 anni) era a titolo gratuito, la cosa che salta agli occhi è che in un solo giorno già si sia aperta la “questione morale” e che il giornale ne sia venuto a conoscenza.
In altre parole, stando a ciò che dice il quotidiano, pare di capire che in 24 ore i dirigenti della sinistra viterbese siano stati avvisati della vicenda, si siano incontrati, e, immediatamente abbiano aperto la questione morale…
Una cosa senza senso logico al mondo. Per aprire una questione morale occorre prima sapere esattamente la posizione di Ragonesi, sapere quello che ha fatto realmente; poi, solo dopo molto tempo, porsi il problema morale. La politica viterbese non si scuote in un giorno.
E non si scuote per tali vicende. In realtà è risaputo che le questioni morali oramai le fanno solo i giornali perché i cittadini si sono assuefatti alla corruzione e alla illegalità e i politici ancor di più.
A questo punto è chiaro che lo scenario è più ampio. Non è in gioco solo la figura del presidente Ragonesi, ma probabilmente l'operazione mira a spazzare via tutta la vecchia sinistra Viterbese. In pratica si tratta di un'operazione identica per modalità, scopi e mezzi, alla vicenda che ha scosso Napoli di recente, aprendo la “questione morale” all'interno del PD napoletano. Cambiano gli attori, ma i registi sono gli stessi, anche perchè la sceneggiatura è identica.

Ma leggendo il giornale ci sono altre sorprese ben più grosse.
Innanzitutto il tono dell’articolo, che sferra un attacco senza precedenti: “Adesso è giunto il momento di togliere di mezzo questi parassiti sociali che vivono di consulenze milionarie e di poco lavoro…”

Una delle soprese maggiori è questo passo dell'articolo (fate attenzione ai caratteri minuscoli e maiuscoli): "I cittadini chiedono a noi, e noi giriamo la domanda al Procuratore Capo Alberto Pazienti di fornire tutti i nomi degli indagati perchè altrimenti sono tutti BONI a tacere e trovare dei fidi SCUDERI in grado di preteggerli".
Sobbalzo... la frase è apparentemente incomprensibile. Ma è ben comprensibile a chi è dentro la vicenda. Boni e Scuderi infatti sono due clienti dello studio Ragonesi, probabilmente coinvolti nella vicenda e indagati. Scuderi, poi, è anche il nome di una famiglia molto in vista del Viterbese.
Un messaggio in codice quindi.
Ma diretto a chi? E perchè?

A questo punto comincio a preoccuparmi. L'attacco è gravissimo, senza precedenti per i toni usati, e la veemenza delle accuse. Inquietante poi è la veicolazione delle notizie in codice. A questo punto inizio a pensare che non sia un caso dal punto di vista simbolico che "7 siano gli indagati a piede libero, 8 gli appartamenti sequestrati, 65 gli indagati". Inizio a pensare che non sia un caso che il giornale scriva "sotto la lettera R compaiono 2 nomi: Mirko e Yuri Ragonesi". E che dire della foto dell'appartemento sequestrato al figlio di Ragonesi con il quel numero 7 che copre metà della pagina? Troppe coincidenze...
Ma non voglio pensare troppo male. Non voglio pensare che a livello viterbese si sia arrivati ad un simile livello di sofisticazione giornalistica e di veicolazione di messaggi in codice. E spero in un caso.

Le domande che mi frullano per la testa a una velocità vorticosa sono altre, e sono più di ordine logico che simbolico ed esoterico. Sono domande pratiche, che chiunque può farsi anche se non è esperto di massoneria e simbolismo.

Se c’è stata una soffiata, vuol dire che qualche poliziotto o carabiniere ha spifferato la cosa. Ora… in un’indagine che conta decine di indagati, fare una soffiata equivale a commettere un reato molto grave perché c’è il rischio di compromettere tutta un’indagine. Il poliziotto che fa la soffiata infatti rischia che il giornalista faccia parte dell’organizzazione, e magari riveli la cosa in anticipo facendo così crollare tutta l’inchiesta. Bene… allora la domanda è: sarà fatta un’indagine interna per stabilire chi è la talpa?

Che bisogno c’è di dare alla stampa addirittura le foto dei pedinamenti effettuati dalla polizia? Perchè questo accanimento mediatico?
Altro dubbio… Se Tiziana Pizzuto è nell’organizzazione, ed è agli arresti domiciliari, dovrebbe come minimo essere controllata a vista. Invece no. Nessuna auto della polizia staziona attorno a casa. La casa è isolata, in campagna, e senza alcun controllo, tanto che ieri sono passato per vedere come e quanto era controllata l’abitazione: non c’era traccia di polizia nel raggio di chilometri.

Altra domanda. A Viterbo da anni la mafia la camorra e la ndrangheta si sono spartite il territorio, i centri commerciali, gli immobili, ecc… Ed è cosa nota a tutti i viterbesi.
Nessuno è mai intervenuto in queste vicende finora, salvo sporadiche eccezioni.
Bene.
C’è bisogno addirittura di un’indagine coordinata tra le varie forze di polizia, per sgominare un’associazione che, in fondo, stando alle accuse ufficiali, favoriva solo l’entrata in Italia di qualche extracomunitario?
Neanche per Provenzano è stato utilizzato un simile spiegamento di forze.

Riassumendo: coordinamento eccezionale tra forze di polizia. La stampa pronta ad accanirsi con modi e tempi di una tale gravità, da far capire che i giornalisti hanno le spalle forti; non temono querele, denunce, nulla. Ci sono gli estremi per querela da milioni di euro, ma evidentemente loro non le temono; una simile arroganza è di chi sa di poter fare tutto, contando sull’impunità e su forti protezioni...
(Paolo Franceschetti)

[Continua...]

 


Signoraggio

Tra le due notizie c'è puzza, anzi, "profumo" di merda

21 marzo 2009

La prima:
18 MARZO 2009
Unicredit: più internazionale, resisterà meglio a interferenze romane (FT) di Elysa Fazzino

La notizia è balzata subito in testa al sito del Financial Times: «Unicredit chiede 4 miliardi di euro di aiuti», titola il quotidiano britannico dopo la decisione della banca di ricorrere ai Tremonti bond e a fondi austriaci. Unicredit «si aggiunge alla crescente lista di gruppi bancari europei che si rivolgono ai governi per rafforzare il loro capitale di base nell'affrontare la crisi finanziaria globale», scrive Vincent Boland in un dettagliato servizio da Milano. ....
fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza...)

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La seconda:
18 marzo 2009 alle 10:05 —
Unicredit, 4 miliardi di utili nel 2008 Profumo: bene ma 2009 sarà duro.

Il risultato previsto dal gruppo al di sopra delle attese degli analisti Dopo l’annuncio il titolo vola a Piazza Affari e chiude a +19%....
(fonte: http://news.kataweb.it/item/562735/unicredit...)

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Queste due notizie messe vicino mi danno la nausea.
Forse la spiegazione è: aiutiamo questa povera banca in crisi che fa solo 4 MILIARDI di euro di profitti.
Cosa altro devono fare perchè si capisca che le banche sono i vampiri che succhiano il sangue dei cittadini?
(Citt. Sovr. Giovanni Sandi)

 


Pubblico sovrano e popolo somaro (*)

16 marzo 2009

In questi tempi di “reality” è ormai diventata usuale l’espressione “pubblico sovrano”, con ciò intendendo che sono i telespettatori col loro televoto a decidere delle sorti di questo o quel ‘protagonista’ televisivo.

“Pubblico sovrano”, è una specie di interessante ossimoro.

E’ un ossimoro perchè pubblico è = popolo passivo. Il pubblico guarda. Al più applaude o fischia. Uno del pubblico non può essere votato, nè può proporre qualcuno dall’esterno, nè può proporsi come candidato a miglior cantante. La sovranità si limita al voto, a decidere chi deve vincere. Il che la dice lunga su a che cosa si sia ridotto il concetto di sovranità, nel linguaggio e nel pensiero comune: alla semplice scelta di chi deve comandare.

Però è interessante ( o forse preoccupante) che da qualche tempo se ne faccia uso costante. E’ interessante perchè la gente dello spettacolo, e in generale diciamo le forme d’arte, anche popolare, sono sensibili agli umori, a ciò che agita nel profondo la società in cui sono immerse. Anzi più popolare è l’arte più è sensibile agli umori, ai sentire del popolo. E allora, anche se confusamente, questo richiamo al popolo sovrano, pur nella ignoranza e anche nella pericolosità della sempificazione e nella rozzezza dell’ossimoro “pubblico sovrano”, è un indizio che l’esigenza di contare, di determinare, di non essere solo passivi è forte. E il richiamo ad esso funziona. La gente, addirittura, paga per votare.

Certo non è espressione di coscienza politica o dei propri diritti. E c’è il rischio che il concetto di sovranità venga trasformato in un messagio populista e plebiscitarista. Ma per me è un segnale di un bisogno che si diffonde. Non mi spingerei a dire che il largo uso del “pubblico sovrano” sia programmato per depotenziare la carica eversiva (!) della richiesta di partecipazione e di reale democrazia che noi chiamiamo democrazia diretta. No, piuttosto la bilancia per me pende dal lato positivo. Sta a noi evidenziare la differenza. Senza puzze sotto il naso.

Ora però questo uso sproporzionato, improprio, del concetto di sovranità, è occasione per qualcuno di attaccare tout court i concetti della democrazia diretta sulla base dell’osservazione che la massa è ignorante... (Pino Strano)

[Continua...]

 


Signoraggio

Perché la Banca d'Italia è fallita

15 marzo 2005

(Scrivo questo articolo perché ne prenda visione la commissione voluta dal Ministro dell'Economia Tremonti, istituita per elaborare e proporre nuove regole da presentare al G20 di aprile 2009)

Abuso della credulità popolare e appropriazione indebita del potere d'acquisto, reati contro il patrimonio ed una catena margherita di frodi ai danni del pubblico sono solo alcune delle peculiarietà del nostro sistema bancario attuale (1) basato sul "miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci" che deriva dal meccanismo truffaldino della riserva frazionaria. Ne ho parlato diffusamente nei miei libri (2) ed in precedenti articoli (3) ma qui aggiungerò alcune considerazioni inedite. Il rischio fondamentale che sta correndo il sistema è che il pubblico si accorga che sta giocando una partita a poker dove un baro, il sistema bancario, viene sponsorizzato ad oltranza dallo stato. Questo trascinerà nel baratro ambedue, lasciando al popolo sovrano le macerie. Vediamo di ricapitolare, senza ri-capitolare - possibilmente.

Fin dall'inizio nel 1860 la banca centrale, che all'epoca si chiamava Banca Nazionale, barava nell'emissione delle banconote emettendone quattro volte la riserva aurea che aveva in deposito. Il rapporto era quindi uno a quattro e se tutti avessero chiesto la conversione delle banconote in oro, il sistema sarebbe subito fallito e non ci troveremmo nella condizione attuale. Invece, grazie ad una serie di artifici ed alla collusione di alcuni politici e statali, il sistema prosperò e siamo arrivati ad un rapporto attuale ufficiale di uno a cinquanta. Questo rapporto si è poi diluito ancor più col sistema dei derivati, ma per ora limitiamoci al "cinquantato credito". Un cinquantato credito non più verso una riserva aurea di cui si è appropriata di fatto la Banca d'Italia dopo il 1973, alla fine degli accordi Smithsoniani, ma verso la base monetaria creata dalle monete metalliche statali più le banconote private della BCE. Spiegherò il sistema illustrando un grave fraintendimento della criminologia contemporanea: il cosiddetto Schema Ponzi.

Lo "Schema Ponzi rivisitato"

In criminologia si fa riferimento allo Schema Ponzi per indicare una truffa in cui si raccolgono soldi promettendo dividendi elevati, dividendi che vengono prelevati direttamente dai nuovi aderenti allo schema secondo un sistema piramidale. Il sistema crolla quando finiscono i nuovi arrivati e diventa impossibile pagare ulteriormente i dividendi. Per questo è essenziale l'immigrazione continua di nuovi lavoratori, che pagano nuovi contributi, per mantenere in piedi lo Schema Ponzi del sistema pensionistico italiano, ma questo è un altro discorso... In realtà Carlo Ponzi negli anni venti del secolo scorso si era messo semplicemente d'accordo con un banchiere che praticava la riserva frazionaria, all'epoca al 10%. Ovvero, per ogni 100 dollari che Ponzi versava, il banchiere ne creava novecento e gliene ritornava 100 per pagare gli interessi. Cinquanta venivano distribuiti ai partecipanti allo schema e 50 se li teneva Ponzi. Al banchiere rimanevano 800 da prestare e reincassare, oltre agli interessi, tramite il "meccanismo del riflusso" - ovvero, incassando le rate ripagate periodicamente dai prestatari ed appropriandosene, proprio come fanno ancor oggi le banche. Così si spiega facilmente perché, anche quando ormai i quotidiani avevano montato uno scandalo descrivendo però il sistema come, appunto, uno Schema Ponzi tradizionale, la società di Ponzi riusciva ancora senza problema a rimborsare i clienti sia del capitale che degli interessi. Nel "vero" schema Ponzi, chi ci rimetteva erano le altre banche concorrenti che non partecipavano allo schema: mancando dei versamenti della moneta-base della clientela di Ponzi, non potevano innescare l'appropriazione indebita attraverso la moltiplicazione frazionaria. Bastava che si mettessero d'accordo tra banche, come fanno oggi attraverso la partecipazione in Bankitalia, per spartirsi proporzionalmente il malloppo, e tutto sarebbe andato a meraviglia...o quasi. Fino a quando cioè, come sta accadendo ora, una gran parte della popolazione si accorge del trucco. E' proprio perché i criminologi non sanno del reale funzionamento dello Schema Ponzi originale che diventa difficile individuare tutti quei crimini collegati a quel sistema. Per questo i magistrati non capiscono che le centrali internazionali del clearing interbancario, non sono altro che delle megalavanderie dei profitti dello "Schema Ponzi rivisitato". Tutto il denaro del riflusso bancario viene riciclato e lavato attraverso queste centrali di compensazione, attraverso migliaia conti "non pubblicati", come nel caso di Clearstream scoperto dal giornalista francese Denis Robert (4). Senza l'appropriazione indebita effettuata attraverso la privatizzazione della rendita monetaria, parecchie belle fortune sarebbero davvero inspiegabili...

Facciamo giustizia

La moneta emessa dalla privata Banca Centrale Europea (BCE) pesca nel potere d'acquisto di tutta la comunità europea, costretta ad accettarla perché "a corso legale", in realtà "corso forzoso". E questo è il primo 100% di valore che si paga in modo invisibile. Di più, quando lo stato ha bisogno di soldi, emette titoli di debito AL VALORE NOMINALE della moneta anziché sostenerne semplicemente le spese di emissione, come invece fa per le monetine metalliche. La BCE però nel bilancio occulta la rendita monetaria effettiva mettendola al passivo, sicché il cosiddetto signoraggio - come inteso da Bankitalia - risulta la differenza tra il falso passivo ed i titoli più i guadagni realizzati dalla banca centrale attraverso altre speculazioni e manipolazioni del mercato, messi all'attivo. La rendita monetaria quindi, illecita soprattutto perché privata e non incamerata come tassa di stato, viene chiamata signoraggio e la Banca d'Italia non ha nessuna intenzione di restituirla (5). Alla luce di quanto è emerso, è triste notare che il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ha addirittura citato in giudizio il giornalista Ugo Gaudenzi che aveva osato chiamarlo "criminale". Draghi farebbe bene a ricordarsi le lezioni del suo professore Federico Caffè, che non era certo a favore di un sistema truffaldino destinato ad arricchire una "èlite di nati stanchi" - per non dir di peggio! - negando di fatto, alla popolazione la redistribuzione della ricchezza. Questa però la chiamerei meglio: "bancarotta morale". Invece di lottare disperatamente per rimandare l'inevitabile, consiglio a Draghi un ravvedimento operoso. Segua l'esempio del Prof. Nino Galloni, altro allievo di Caffè, e scriva libri per educare i giovani, piuttosto.
La magistratura in generale non può fornire una soluzione alla truffa dell'emissione monetaria a doppio debito dei cittadini, più gli interessi. Lo ha dimostrato una sentenza recente a sezioni riunite della Cassazione (6). Va anche notato che i magistrati vengono pagati dalla Tesoreria dello Stato, gestita misteriosamente dal 1907 dalla Banca d'Italia, senza regolare gara d'appalto ma attraverso un "tacito" rinnovo ventennale... Mi pare evidente che c'è un pauroso conflitto d'interessi incestuoso per cui codesti magistrati andrebbero automaticamente esonerati dalle cause che riguardano cittadini e banche. Per quanto se ne sa, solo il procuratore generale Bruno Tarquini, ormai a riposo, si è occupato dello scandalo monetario nel suo libro istruttivo "La banca, la moneta e l'usura - La Costituzione tradita", ControCorrente Edizioni, 2001. Un questore che aveva avviato una causa giudiziaria in merito, Arrigo Molinari, venne assassinato a coltellate poco prima della convocazione in Tribunale (27 settembre 2005)... La polizia europea antifrode - OLAF - se ne è lavata le mani nel 2005 (7). Lo stato occulta la piena verità sulle politiche monetarie attraverso il segreto di stato imposto per legge (8), in barba alla cosiddetta "trasparenza". Il nuovo statuto regionale federale lombardo (9) addirittura, travalicando le intenzioni della Costituzione nell'articolo sul referendum abrogativo, all'art. 50 paragrafo 2 recita: Non è ammessa l’iniziativa popolare in materia statutaria, elettorale, finanziaria, tributaria, di bilancio, di ratifica di accordi con Stati esteri e di intese con enti territoriali interni ad altro Stato o con altre Regioni.

Siamo quindi in un vuoto che potrà essere colmato attualmente solo attraverso l'istituzione di uno strumento quasi-monetario pubblico (10), e/o attraverso l'istituzione di giurie popolari, come nel caso della Corte d'Assise Speciale che giudicò i gerarchi fascisti nel dopoguerra, che facciano emergere i reati facendo piena luce (11), o, in caso estremo, attraverso l'insorgenza e la rivoluzione, come nell'America del 1776. Da notare, per finire, che la situazione del debito italiana è simile a quella della Francia del 1780, dove più della metà delle entrate andavano a servire il debito pubblico. Fu un fattore scatenante della rivoluzione francese del 1789...

A voi la scelta.

__________

Note:

1) Per capire bene la somma di illegalità e mostruosità giuridiche nella gestione attuale del sistema del credito, dal punto di vista del diritto romano, è necessario ed opportuno leggere il testo del Prof. Jesus Huerta De Soto "Money, Bank Credit, and Economic Cycles". liberamente scaricabile da internet:
http://mises.org/books/desoto.pdf

2) "Bankenstein", ed. Nexus (2006), e "O la banca o la vita", Arianna Editrice (2008).

3) L'ultimo è "Salvataggio bancario, un brutto scherzo goliardico", Rinascita, 5 marzo 2009.

4) "Soldi - Il libro nero della finanza internazionale", di Denis Robert e Ernest Backes, Nuovi Mondi Media, 2004.

5) Scrive la Banca d'Italia sul suo sito, in data 2 agosto 2006, ovvero sotto al governatorato di Mario Draghi: "Alla luce delle superiori considerazioni questo Istituto respingerà ogni ulteriore richiesta di pagamento di quote del reddito da signoraggio e far valere la decisione delle Sezioni Unite in ogni procedimento giurisdizionale allo stato pendente o che in futuro dovesse essere instaurato nei suoi confronti."
http://www.bancaditalia.it/bancosignoragio_ss_uu_comunicazione.pdf

6) Cass., sez. I, 21 giugno 2002, n. 9080 e Cass.16751/06, 21 luglio 2006.

7) Polizia Europea Antifrode OLAF: Non siamo competenti per indagini relative a presunte frodi connesse al fenomeno del cosiddetto "signoraggio" - 9 settembre 2005
http://studimonetari.org/articoli/olafesignoraggio.html

8) Il decreto n. 561 del 13 ottobre 1995, pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" n. 302 del 29 dicembre 1995.

9) http://www.parlamentiregionali.it/dbdata/docum..._14.05.08_IIlettura.pdf

10) Come proposto nel disegno di legge regionale sui Buoni Regionali di Solidarietà:
http://studimonetari.org/propostaleggeregionalebrs.pdf

11) Si tratterebbe di giudicare circa 320.000 bancari, evidenziando quei casi in cui si può dimostrare l'elemento psicologico del reato. I dirigenti e la direzione strategica delle banche sono quelli che rischiano di più, assieme ai dipendenti Bankitalia.

(Marco Saba tratto da Centro Studi Monetari)

 


Prima Pagina "RINASCITA"

13 marzo 2009

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La Politica e l’amnesia

12 marzo 2009

Ci fu un tempo, quattro decenni or sono, che la Politica aveva d'un tratto riacquistato, la sua P maiuscola. Una generazione intera nata cavallo della guerra e del dopoguerra riscopriva, stracciando i veli dell’amnesia collettiva imposta dai vincitori della seconda guerra mondiale, quel valore etico che deve ispirare il governo di un popolo, di una collettività.
Venne individuata, così, una triade di idealità forti sepolte dall’allora imperante, grigio, ostico, “confronto” manicheo tra blocco sovietico e occidente anglo-americano: la sovranità delle nazioni, la giustizia sociale, la libertà del cittadino.
Alla ricomposizione - rivoluzionaria, dati i tempi - Politica si giunse dalle strade più disparate.
Dal dilagante desiderio di libertà individuale e sociale contro un consumismo fine a se stesso e contro una società ingessata da consuetudini beghine ed idiote: una rivolta anche sostenuta dall’emergere di una musica nuova e radicale che interpretava questa speranza e poneva le basi della realizzazione di questo sogno.
Da una moderna coscienza del Lavoro non più inteso come “maledizione” adamitica, ma come riscatto e costruzione di una prosperità per il presente, oltre che per il futuro.
E, sull’onda di quanto accadeva nella Terra - le guerre di Palestina o di Suez, o del Maghreb o del Viet-Nam; le imposizioni neocoloniali di governi militari (Argentina, Grecia, Cile e così via), o di vergognosi trattati, come quello “di non proliferazione nazionale” o di accordi di commercio pilotati dal dollaro o di indebitamenti usurai dei Paesi di tutto il mondo alla grande finanza anglo-americana guidata dal Fmi - dall’emergere della volontà di liberazione nazionale.
Fu consequente, allora, individuare le origini della dominazione che soffocava e imprigionava ovunque le genti in sistemi di potere che si dichiaravano contrapposti. Rilevando gli effetti della spartizione del mondo decisa a Jalta e, via via, le condizioni capestro di Versailles o dell’accordo Sykes-Picot di divisione del Vicino Oriente, dell’ex impero ottomano come pure dell’Africa in protettorati coloniali diretti o indiretti. O di Bretton Woods.
Ma la riscoperta del reale “stato del mondo”, ottenuta grazie alla ventata di libero pensiero, non poteva essere accettata da chi praticava quella “politica” - con la p molto minuscola - che Max Weber definiva “aspirazione al potere e al monopolio dell'uso della forza”.
Gli ascari delle due superpotenze egemoni fecero egregiamente il loro sporco lavoro.
Cancellarono Charles De Gaulle, l’unico statista geloso della sovranità europea, l’uomo che aveva fatto fuoriuscire la Francia dal comando della Nato e voleva un asse carolingio tra Parigi e Berlino in attesa di Mosca, che aveva restituito al mittente i dollari Usa ricostituendo le riserve nazionali in oro, che aveva deciso addirittura di socializzare l’economia francese con la progressiva partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle aziende...
Iniziarono la graduale “conquista” della Cina al capitalismo privato e di Stato, oggi un fatto acquisito che incatena Pechino alle leggi del mercato. Bloccarono ogni iniziativa di indipendenza energetica che danneggiasse gli interessi e i profitti di General Electric, Westinghouse e multinazionali del petrolio. Trasformarono la “coscienza rivoluzionaria” che i popoli andavano riscoprendo, in fremiti di melassa multiculturale, di società egocentrica ed edonistica di massa senza ideali e senza futuro. Irreggimentarono i giovani ribelli nei vieti e vuoti ranghi contrapposti della destra e della sinistra liberaldemocratica. Li fecero anche scannare fra loro. Ne imprigionarono le persone e le idee con leggi liberticide.
Due decenni dopo, ieri, né il crollo del muro di Berlino né l’avanzante era informatica hanno fermato tale imposta regressione.
Quattro decenni dopo, oggi, l’amnesia forzata continua - ma senza artigli, stancamente - a inquadrare in greggi contrapposti l’umanità.
Occorre un movimento Politico, una ventata di coscienza e di lotta di popolo, per stracciarne definitivamente il velo.
(Ugo Gaudenzi dalla prima pagina di RINASCITA del 13 marzo 2009)

 


Il Prescelto

11 marzo 2009

Quasi tutti conoscono “Nineteen Eighty-Four” ovvero “1984” uno dei più celebri romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949 ma scritto nel 1948 (il titolo è infatti ottenuto invertendo le ultime due cifre del primo anno della stesura). Questa opera, dai più definita un’utopia negativa, in realtà preconizza, almeno in parte, quanto si sta già verificando.
Per eliminare qualsiasi possibile pensiero divergente ed ogni forma di obiezione nel romanzo si racconta che il partito al potere utilizza slogan come “la menzogna diventa verità e passa alla storia” oppure “chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”. A ben vedere è proprio quanto accade oggi con la sistematica mistificazione della storia operata da chi controlla il pianeta dopo la vittoria militare della metà del secolo scorso.
Pochissimi invece ricorderanno “Diritto di voto" (titolo originale “Franchise”), un racconto di Isaac Asimov pubblicato nel 1955 ed ambientato nel 2008. Asimov racconta di un'America in cui il processo “democratico” è stato radicalmente “semplificato”, grazie alla tecnologia. Un supercomputer, Multivac (ricavato dai nomi dei computer in uso all'epoca), è in grado di individuare una sola persona, il Prescelto, rappresentativa di tutto il corpo elettorale. Così sarà lui solo, con il suo unico voto, a determinare l'esito delle elezioni.
Il Prescelto non prende però decisioni dirette.
Viene sottoposto, dopo un periodo di isolamento dal mondo, ad un interrogatorio di tre ore in cui le domande non sembrano avere relazioni con le decisioni da prendere.
Multivac, sulla base delle risposte ricevute, interpreta le vere intenzioni dell'elettore medio e decide per tutta la popolazione degli Usa.
Questo racconto deve averlo certamente letto Silvio Berlusconi, magari una sera prima di addormentarsi e dopo aver mangiato parecchio pesante. Gli incubi notturni si sono però malamente tradotti in una demenziale proposta alla quale qualcuno ha pure perso tempo cercando una risposta “politica”.
In breve Berlusconi ha proposto di “semplificare” il voto parlamentare, facendo votare solamente i capigruppo.
Certo questo risolverebbe l’annoso problema dei franchi tiratori e garantirebbe la totale stabilità di ogni legislatura, ma a questo punto non si comprenderebbe più perché pagare gli stipendi a tanti parlamentari, nominare commissioni, fare dibattiti in Aula. Basta eleggerne quatto o cinque e farli votare per millesimi, come si fa nelle riunioni di condominio.
Anzi, potremmo proprio risparmiarci pure le elezioni.
Magari con un sistema di sondaggi permanenti potremmo variare in tempo reale il peso dei singoli partiti.
Meglio, con un megacomputer, che potremmo chiamare Multivac (nel senso di parecchie vaccate) potremmo risparmiarci pure i capigruppo e la macchina (democrazia scientifica applicata) potrebbe direttamente dialogare con la sede del governo, che potremmo spostare, per comodità, ad Arcore.
Questa volta il Cavaliere l’ha detta grossa. Immediata la risposta polemica dell’opposizione per bocca dello stesso Franceschini. Anche Gianfranco Fini ha bocciato la proposta con una motivazione istituzionale, come ormai pretendeil suo ruolo: non è procedura prevista dalla Costituzione.
Fini ha però dimenticato di aggiungere che non è una proceduraprevista dal buon senso e dalla decenza.
Non ci piace il Grande Fratello in onda su canale 5 figuriamociuno “vero”.
In ogni caso “prolet di tutti i romanzi unitevi”.
(Decio Siluro dalla prima pagina di RINASCITA del 12 marzo 2009)

 


Signoraggio

Libertariamente delirando

11 marzo 2009

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Signoraggio

Prima Pagina "RINASCITA"

10 marzo 2009

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Coca Cola, fuori dalle palle!

10 marzo 2009

Caracas, 9 mar. - (Adnkronos) - Due settimane di tempo alla Coca Cola per sgomberare un terreno alla periferia di Caracas, attualmente usato come parcheggio dei camion addetti alla distribuzione, dove andranno invece costruite case popolari. A dare lo sfratto alla multinazionale Coca-Cola Femsa, a prevalenza di capitale messicano, è stato il presidente del Venezuela Hugo Chavez.

"Chiedo loro di andarsene -ha detto Chavez durante il suo consueto programma domenicale 'Alo' Presidente'- Oggi e' l'8 marzo: la Coca Cola ha due settimane di tempo per abbandonare volontariamente questo terreno". Altrimenti, ha minacciato il presidente "mando Saman, il ministro del Commercio, che sa cosa fare".

Venerdi' scorso il governo di Caracas ha espropriato una piantagione di eucalipto di 1.500 ettari di proprieta' della Smurfit Kappa Carton, filiale venezuelana del gruppo irlandese Smurfit Kappa.

 


Signoraggio

Sandi lo dice alla RADIO

9 marzo 2009

RadioStreet Messina

La trasmissione di Morelli

 


Signoraggio

Tremonti lo dice in TV

7 marzo 2009

clicca qui!

 


Signoraggio

Prima Pagina "RINASCITA"

6 marzo 2009

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Prima Pagina "RINASCITA"

5 marzo 2009

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Signoraggio

Il denaro siamo noi

4 maro 2009

Quando Mussolini dichiarava che gli Italiani erano forti di “otto milioni di baionette” aveva impliciti, ma ben chiari, una serie di concetti che sommariamente si possono estrinsecare così :

1) alla fine della fine, la forza di una nazione sta nella capacità che i suoi componenti hanno di mantenerla integra, sana e vitale, anche nell'estrema "ratio" di difesa all'ultimo sangue;

2) aveva ben presente che una Nazione è tale se ha piena coscienza di sé;

3) essa Nazione ha la possibilità di esistere soltanto, e se, possiede le capacità di difendere, anche con le armi, la propria esistenza e la propria ragione di esistere.

Anche noi cittadini dell'Italia contemporanea possiamo e dobbiamo fare nostri questi principi, sia per le stesse ragioni, motivi, principi, argomentazioni, per cui li aveva affermati Mussolini, sia per tutta una serie di altre ragioni, molto più ampie ed anche apparentemente incongruenti che vale la pena di esaminare adesso.

Senza voler ripercorrere le tappe che nel corso dei decenni e dei secoli ci hanno condotto alla situazione italiana e mondiale attuale che altri, e meglio di me, hanno ampiamente sviscerato e documentato, voglio con questa breve riflessione analizzare alcuni aspetti meno percorsi e tentare di dare una possibile soluzione ai problemi che attanagliano l'economia ed i cittadini.

Come generalmente è condiviso da tutti il concetto di moneta ha numerosi significati e altrettante e più definizioni, ma quello preponderante su tutti è: moneta = unità di misura del valore del lavoro (del cittadino o gruppo di cittadini che sviluppano un determinato "lavoro").

Il problema principale di tutto lo sfascio che sta accadendo senza che effettivamente i nostri governanti pongano reale, risolutivo e duraturo rimedio è che in una società basata sul consumo, anzi sul consumismo, di più: sullo spreco insensato di beni di consumo di ogni genere, che nonostante la carenza o la difficoltà di reperimento sempre più crescente di risorse o materie prime, le industrie di mezzo mondo continuano freneticamente a sfornare, i "consumatori" seppur invogliati, invitati, incentivati a consumare, anche con accorati appelli televisivi, a comprare automobili e quant'altro con agevolazioni, detassazioni, etc., etc., ciò nonostante non reggono il passo, non acquistano a sufficienza, non consumano più in maniera rituale, legale, morale.

E il castello di puttanate che ci hanno raccontato i padroni del vapore in particolare nell'ultimo mezzo secolo si sta sciogliendo come neve al sole.

E i beni e le merci estratte, lavorate e prodotte sempre più a caro prezzo (sotto tutti i punti di vista ed accezioni) rimangono invenduti.

Rimangono invenduti, non per una particolare sensibilità acquisita dai cittadini/consumatori che hanno preso coscienza dell'insensatezza dello sfruttamento sfrenato dell'ambiente, ................ no semplicemente non hanno più i soldi per comprare nulla che non sia effettivamente necessario, e molto spesso neanche i soldi per comprare il necessario e l'indispensabile.

Il sistema alcuni anni fa ha raggiunto il punto di acme e i nostri cari ingegneri ed alchimisti dell'alta finanza avrebbero dovuto accorgersene e prendere i dovuti provvedimenti inventando un modello di sviluppo che prevedesse il calo dei consumi e contemporaneamente una flessione del potere d'acquisto dei salari, guidando in questo modo una riduzione dell'impatto ambientale, un calo dello sfruttamento delle risorse e una necessità di impiego finanziario per i consumi minore.

Questo non è stato preso in considerazione, o comunque non è stato fatto. Pace all'anima loro. La loro azione è comunque la condanna della loro condotta e il requiem certamente per il loro futuro, forse anche per il nostro. ... (Veientefurente alias Orazio Fergnani)

[Continua...]

 


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3 marzo 2009

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Signoraggio

Questa notte ho sognato Il Grasso Banchiere(1).
Signoraggio e forme del potere

2 marzo 2009

Finalmente era lì davanti a me. Sembrava mi aspettasse. Sapevo, con la consapevolezza propria del sogno, chi era. Indossava la classica palandrana e cilindro ed era lì per rispondere alle mie domande. Finalmente potevo cercare di capire, proprio da chi mi dicevano era il vero padrone della Terra, qual’era la natura del suo potere. Magari, anche come fare a sconfiggerlo. Così, anche un pò ingenuamente e tremante gli chiesi:
«Come fai a essere così forte?»
E lui:
«Datemi la possibilità di battere moneta e me ne fregherò di chi fa le leggi»
Rimasi un momento in silenzio a riflettere.
Lui continuò:
«Voglio quella stampante perché da quella deriva il mio potere»
Mentre parlava vedevo una gigantesca rotativa da cui usciva ininterrotto un enorme nastro di denaro. Lungo il percorso annodava e strangolava uomini, donne e bambini che gridavano e piangevano.
Ero sopreso, ma non capivo bene perché. Io conoscevo già questa risposta. Ma nel sogno, forse il suo tono, mi fece riflettere su un punto che, da sveglio, chissà perché, non avevo mai soppesato. Così gli dissi:
«Ma…scusa, ‘caro’ IGB, ho sentito bene? TU, il padrone della terra, chiedi qualcosa a qualcuno?
E stiamo parlando dell’origine della tua forza!
A CHI stai chiedendo? CHI ti deve dare questa possibilità? »

Con l’aria di un maestro benevolo rispose:
«Come a chi? Ma a TE, caro il mio! Del resto TU me lo hai già dato! »
«Come te l’ho già dato? Ma io non ti ho dato proprio niente! E anzi, proprio non voglio, mica sono scemo! Ammetto che prima che mi dicessero del signoraggio non ci avrei badato. Ammetto che prima di conoscere la riserva frazionaria mi fidavo delle banche, anche se naturalmente sapevo che agivano per guadagno, e soprattutto pensavo che la moneta fosse dello stato. Ma ora che lo so, col cavolo che ti darò questo diritto, mi dovresti ipnotizzare, mi dovresti.»... (Pino Strano)

[Continua...]

 


Il suicidio dello Stato

27 febbraio 2009

Immaginate uno Stato dove il cittadino, dalla nascita alla morte, è considerato come un bene da tutelare, dove viene garantito il diritto allo studio ed alla sanità pubblica, dove sono garantiti per tutti la casa, il lavoro e dopo di esso una giusta pensione, dove per il solo fatto di essere cittadini si riceve un salario sociale e dove si è veramente tutti uguali davanti alla legge che è equa: in questo Stato il suicidio è un delitto.
E’ immorale che una persona, dopo aver tanto ricevuto dalla sua comunità, possa decidere di uccidersi sottraendosi al dovere civico di partecipare al bene comune.
Questo Stato, purtroppo, non esiste, anzi il mondo cosiddetto occidentale è molto lontano da questo modello.
Il cittadino non esiste, sostituito da un suddito consumatore.
Negli Usa, che sono il vertice della piramide “occidentale”, ma l’Italia ne sta seguendo l’esempio, lo Stato garantisce quasi nulla, lasciando i suoi sudditi in balia di loro stessi anche davanti a bisogni primari come la casa, la salute, la pensione di vecchiaia.
In questo Stato è impossibile considerare immorale il suicidio perché non esiste alcun patto di solidarietà tra Stato e cittadini.
Chiunque potrebbe legittimamente decidere di mettere fine alla sua esistenza, sarebbe solo un consumatore in meno.
In Italia si sta facendo un gran parlare intorno al testamento biologico ed alla possibilità di interrompere l’accanimento terapeutico su pazienti che scelgono una morte dignitosa.
Siamo ovviamente ancora ben lontani dall’eutanasia, ma tanto è bastato per scatenare i soliti bigotti che in nome di un astratto concetto della vita vogliono impedire in ogni caso qualsiasi interruzione dei trattamenti medici, anche quando questi non hanno più speranza alcuna di restituire il malato ad una vita che non sia vegetativa.
Sono già 53 i parlamentari firmatari di un documento che chiede una correzione di rotta, in senso pro-life, al disegno di legge Calabrò.
Tra questi il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che non è convinto di alcuni passaggi.
Il 20 dicembre del 2006 il Consiglio superiore di Sanità, ha spiegato l’esponente di An, ha chiarito che “il medico deve astenersi da trattamenti sanitari straordinari, non proporzionati e non efficaci quando il paziente si trova in condizioni di morte prevista come imminente”».
Una definizione che non è esattamente sovrapponibile al testo Calabrò: “Soprattutto in condizioni di morte prevista come imminente”.
Quel “soprattutto” disturba Mantovano.
Non basta che la morte sia ormai certa, deve essere anche imminente, un termine peraltro vago che lascerebbe spazi a interpretazioni diverse.
Invece di perdersi in inutili discussioni, troppo spesso ispirate da oltre il Tevere, farebbero bene a chiedersi: questo Stato che diritto ha di scegliere per i suoi cittadini visto che ormai è uno Stato patrigno?
L’esasperazione dell’individualismo ha già da tempo di fatto esautorato lo Stato e chi ha distrutto il concetto stesso di patria, di comunità, di identità non può più fare lezioni di morale a nessuno.
Vogliono vietarci persino le opinioni diverse dalle loro, ma non potranno mai vietare... il suicidio.
(Paolo Emiliani dalla prima pagina di RINASCITA del 28 febbraio 1 marzo 2009)

 


COME UCCIDERE UN UOMO SENZA LASCIARE TRACCIA

27 febbraio 2009

Servizi segreti, spie, terroristi e dintorni. Enciclopedia dello spionaggio

Edito da Edizioni Attualità del Parlamento, 1993

Prefazione di Flaminio Piccoli. Presentazione di Giuseppe Muratori. Postfazione di Alberto Fumi.

 

Nel corso di questo anno, nel blog, abbiamo pubblicato diversi articoli in cui sottolineavamo le morti di alcune persone informate sui fatti, avvenute poco prima di essere ascoltati dai PM o prima dell’audizione a qualche commissione parlamentare d’inchiesta.

Il risultato di queste morti improvvise è sempre stata la mancata individuazione di mandanti ed autori dei vari delitti o stragi.

I modi in cui questi testimoni sono morti sono stati i più vari:

- incidenti stradali;
- rapine finite male;
- pallottole vaganti;
- suicidi;
- complicazioni post-operatorie;
- infarti, ecc..

In alcuni casi i lettori sono sembrati un po’ scettici quando abbiamo avanzato dubbi su alcune morti, soprattutto quando il referto autoptico confermava, magari, l’infarto o il cancro.

Allora vediamo come, secondo l’enciclopedia dello spionaggio (ed. Attualità del Parlamento, Roma), scritta da Giuseppe Muratori, Presidente dell’Istituto Ricerche Comunicazioni Sociali (IRCS) nel 1993, si può uccidere una persona facendo credere che sia deceduta per cause naturali.

E’ appena il caso di sottolineare come i metodi qui elencati siano stati resi pubblici nel 1993 e quindi, con buona probabilità, già all’epoca superati da tecniche molto più sofisticate ed ancora sconosciute (altrimenti non li avrebbero pubblicati).

Ecco alcuni metodi:

ACIDO CIANIDRICO, comunemente detto acido prussico. Sostanza letale ad effetto rapido e sicuro usato da agenti dei servizi segreti militari per assassinare i nemici. Nell’industria è usato come disinfettante gassoso[1];

ACIDO OSSALICO, usato nell’analisi chimica, come sbiancante nell’industria della stampa e nella produzione di tinture, detersivi, carta, gomma, ecc.. Anche questo usato come sostanza letale da agenti di certi servizi segreti militari per assassinare i nemici[2];

CELLULE CANCEROGENE VIVE, utilizzate con iniezioni da agenti di certi servizi segreti militari per assassinare avversari e agenti nemici. Il reperimento delle cellule cancerogene vive avviene, clandestinamente, nelle facoltà universitarie di medicina e in certi laboratori che le tengono di scorta per gli scienziati impegnati nella ricerca sulla cura del cancro[3] (se una persona muore di cancro come sospettare che sia stata uccisa?);

CIANURO, è un’arma di alluminio con silenziatore azionata da una pila da 1,5 volt. Spara proiettili formati da piccole fiale contenenti un veleno a base di cianuro che, dopo 5 minuti, non lascia alcuna traccia nell’organismo umano. E’ formata da tre cilindri, l’uno dentro l’altro. Il primo cilindro contiene una molla ed un pistone. La molla mossa da una leva spinge il pistone nel secondo cilindro. A quel momento la fialetta contenente il liquido si spezza ed il veleno è spruzzato verso il volto del nemico. La morte sopravviene in pochi istanti. Quando il medico effettua l’autopsia constata l’arresto cardiaco e diagnostica una crisi cardiaca [4];

TALLIO, sostanza priva di sapore ad effetto lento sul sistema nervoso usata dalle spie per avvelenare gli agenti nemici e i traditori[5].

Ma ancora non basta... (Solange Manfredi)

[Continua...]

 


Giù le mani

26 febbraio 2009

Lo sciopero è un diritto fondamentale dei lavoratori garantito dalla Costituzione italiana.
Dopo il CdM di oggi, durante il quale verrà probabilmente approvato il ddl Sacconi che regolerà le astensioni dal lavoro, dovremo forse usare il verbo in forma passata: era un diritto dei lavoratori.
Nel sistema capitalistico chi detiene i mezzi di produzione guadagna sulla differenza tra il salario erogato ed il valore effettivo prodotto dal lavoratore. In periodi di crisi del mercato del lavoro, proprio come questo, esiste poi un forte sbilanciamento tra offerta e domanda di lavoro, a tutto vantaggio degli imprenditori.
I lavoratori hanno pochi strumenti per difendersi: leggi che tutelano il lavoratore impedendo licenziamenti immotivati e lo sciopero.
Negli ultimi anni i governi polo-ulivisti hanno progressivamente smantellato decine di anni di conquiste sindacali, hanno precarizzato il mercato del lavoro ed è evidente che i contratti a tempo determinato pesano come una spada di Damocle sul lavoratore; anche il diritto di sciopero è stato ridimensionato con l’introduzione di nuove regole che hanno stabilito paletti che spesso lo rendono inefficace. Già perché uno sciopero deve colpire il portafoglio del datore di lavoro, visto che viene “pagato” dal lavoratore. Scioperare senza effetti equivale regalare ore di salario.
Nessuno aveva però pensato di mettere in discussione il diritto di sciopero come sta facendo ora il governo Berlusconi. Vogliono farci credere che questo provvedimento è in favore dei cittadini e che è limitato a poche categorie che erogano servizi essenziali, ma non è così. Intanto è un cavallo di Troia, non bisogna farlo entrare, perché dopo sarà facile allungare la lista delle categorie che non possono scioperare. Fino a qualche decennio fa quando scioperavano i telefonici il telefono restava muto, quando erano gli addetti della luce e del gas poteva mancare la corrente o il gas, ma nessuno pensava allora che fosse giusto vietare le agitazioni di queste categorie.
Non ci piace poi l’atteggiamento troppo “tranquillo” della Quadruplice, infatti non ci convince nemmeno la ritrosia della Cgil, che invece di dichiarare la guerra si è limitata a lanciare qualche debole monito, senza escludere la possibilità di riscrivere le regole del gioco.
Tanta ignobile ignavia potrebbe trovar ragione proprio in una delle norme inserite nel progetto di ddl, quella che permette la proclamazione di uno sciopero senza dover passare attraverso un referendum tra i lavoratori, ai soli sindacati che vantano oltre il 50% di rappresentanza tra i lavoratori, uno “sbarramento” che di fatto lascia in vita solo la “Quadruplice ensamble”. Si tenta così di cancellare le ultime voci libere nel mondo del lavoro, si vuole zittire la minoranza più battagliera e politicamente attenta lasciando tutto il potere di “mediazione” nelle mani di chi da tempo è in combutta con la controparte.
(Paolo Emiliani dalla prima pagina di RINASCITA del 27 febbraio 2009)

 


D’alia: lo Zdanov de noartri.

22 febbraio 2009

 

Zdanov, Andrej Aleksandrovic (Mariupol 1896 - Mosca 1948), uomo politico sovietico, partecipò alla rivoluzione del 1917, quindi assunse l’incarico di segretario del Partito comunista a Leningrado. Fu protagonista della feroce repressione scatenata da Stalin contro gli oppositori politici e sostenitore acceso delle epurazioni di massa nel partito. Teorizzò e praticò una linea di politica culturale di tipo dogmatico, che da lui prese nome (zdanovismo), che negava le libertà di ricerca e di pensiero e asserviva la cultura alle esigenze propagandistiche del regime comunista

(Tratto da Encarta.)

* * *

D'Alia Giampiero (Messina 1966 - ???? 20xx), uomo politico italiano, Presidente del gruppo UDC-SVP-Aut, Membro della Giunta per il Regolamento Membro della Giunta delle elezioni e delle immunita’ parlamentari, Membro della 2ª Commissione permanente (Giustizia). Membro del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, Membro della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Sostenitore acceso delle epurazioni di massa in internet. Teorizza e pratica una linea di politica culturale di tipo dogmatico, che da lui prende nome (zdaliavismo), che nega le libertà di ricerca e di pensiero e asserve la cultura alle esigenze propagandistiche del regime berlusconiano

* * *

“Stessa faccia stessa razza” dicono i greci ai turisti italiani in vacanza. A guardare le foto qui sopra comincio a credere nella psicosomatica e persino nelle teorie lombrosiane.

Egli è promotore di un emendamento al DDL 773, che si propone di oscurare e censurare i siti e le reti di social network che non si adeguano alle richieste di cancellazione di utenti o messaggi supposti illegali sulla base della semplice ipotesi di reato, a prescindere da qualsiasi giudizio e/o processo che lo dimostri. E lascia questo potere a discrezione del Ministero degli Interni, e non della magistratura. Proseguendo la linea Berlusconiana di attacco al principio della suddivisione dei poteri a vantaggio del governo.

Ascoltate questa intervista del sen. avvocato (c’è da non crederci) D’alia :

Questi non si vergognano più di niente.

Denunciano i cinesi per le mancate garanzie dei diritti umani e di libertà di espressione, ma una proposta così illiberale e giuridicamente mostruosa è difficile pensarla.

Restringono le possibilita di indagine riducendo le possibilità di intercettazione, perchè, dicono, devono garantire la privacy (loro). (Pino Strano)

[Continua...]

 


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16 febbraio 2009

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Il Bias di conferma

12 febbraio 2009

Il primo post di questo mio blog, piccolo e senza pretese, cercherà di spiegare ai più il significato del fenomeno del bias di conferma (confirmation bias), associandolo al più grande disastro degli ultimi decenni: l'attacco al World Trade Center, l'inizio del nuovo secolo americano.

In merito alle vicende del 09/11 sono state formulate, negli ultimi anni, diverse teorie che partendo dai fatti tendono a smontare la versione ufficiale fornita dall'amministrazione BUSH e reclamizzata a gran voce dai principali mainstream statunitensi. Basta cercare su google per trovare centinaia di pagine sull'argomento e anche ottimi video dedicati al tema.
Come mai però, nonostante questa mole incredibile di dati, notizie, retroscena scottanti, non succede niente?
Perchè la maggior parte della gente, quando viene a contatto con questo tipo di notizie, le bolla come bufale, supportate in questo come in altri casi dal debunker di turno come paolo attivizzimo o qualcun'altro ancor più istituzionalizzato?
Ma soprattutto, come mai gli organizzatori di questo "auto attentato", simile a Pearl Harboor (qualcuno dello staff di Bush ne aveva invocata giusto una nuova, non molti mesi prima dell'11 Settembre 2001) o all'affondamento del Lusitania (ndr cerca con google) non fanno niente e dico niente per contrastare quest'orda incontrollata di ipotesi agghiaccianti e scomode rotture di palle sulla verità degli attacchi del 09/11?
Perchè nessuna agenzia governativa tenta in qualche modo di chiudere siti , portali, di censurare video dedicati alla grande cospirazione?
Perchè i cospiratori possono contare su un grandissimo alleato, che fa parte della psiche umana: il bias di conferma

Definizione:
il bias di conferma è un fenomeno intellettuale al quale l'uomo è soggetto.
È un processo mentale che consiste nel prendere atto delle informazioni ricevute e selezionarle in modo da porre maggiore attenzione e, quindi, attribuire maggiore credibilità a quei dati che confermano le proprie credenze e, viceversa, ignorare o sminuire quelli che contraddicono le nostre credenze supposte.
Questo processo, se abilmente sfruttato, è un grande strumento di potere, in quanto riesce a portare un individuo o una collettività a negare addirittura l'evidenza.

In poche parole, quanto più una bugia è grossa, quanto più facile per la nostra psiche sarà crederci, soprattutto se l'alternativa opposta (non crederci) è sufficientemente dolorosa.
La nostra psiche è strutturata in modo da credere a ciò che a essa convenga credere.
Le verità dolorose vengono, di norma, negate dalla mente.
Piuttosto che accettare una verità troppo dolorosa, può capitare che la mente si rifugi nella follia (negazione dell'evidenza)... (tratto dal blog "Il Cospirazionista Visionario")

[Continua...]

 


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12 febbraio 2009

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scie chimiche

10 febbraio 2009

Introduzione: chi legge questo blog è paranoico

Esiste una rete cospirativa massonica internazionale che controlla le istituzioni, i partiti, e decide le sorti della politica eliminando all’occorrenza le persone scomode?

Per l’uomo comune simili affermazioni sono semplicemente assurde.

L’11 settembre 2001 è stato perpetrato un attentato organizzato con la collaborazione dei più alti vertici del governo, dell’esercito e dei servizi segreti statunitensi?

Per l’uomo comune simili affermazioni sono semplicemente assurde.

Esistono le scie chimiche? Esiste un complotto mondiale per avvelenare intenzionalmente la razza umana spruzzando composti tossici nell’aria che respiriamo?

Per l’uomo comune simili affermazioni sono motivo di una travolgente ilarità.

Per gli affezionati lettori di questo blog invece la prima affermazione si è trasformata ormai una certezza granitica, probabilmente anche la seconda (nel caso in cui pensiate davvero che 19 arabi armati di taglierino abbiano dirottato 4 aerei riuscendo “per puro caso” ad evitare che l’aviazione statunitense intercettasse gli aerei dirottati nonostante fra il primo schianto sul WTC e lo schianto sul pentagono sia passata circa un’ora non posso che consigliare questi tre link: primo, secondo e terzo).

Ora diamo un’occhiata a uno di quei siti creati apposta per manipolare le coscienze delle persone comuni, dando al contempo l’illusione di essere un sito che fornire “informazione libera”: wikipedia. Che wikipedia sia controllato da elementi legati ai poteri forti che dominano la nostra società è evidente a chiunque abbia approfondito l’argomento, ma se per caso non avete ancora avuto il tempo di farlo vi suggerisco questo sito dedicato interamente al problema.

E adesso veniamo a quanto scrive wikipedia su quelle 3 questioni legate alla cospirazione che per il cittadino comune sono ridicole ed assurde, e guardiamo cosa compare in questa “enciclopedia libera” alla voce paranoia (http://it.wikipedia.org/wiki/Paranoia). Ed ecco la sorpresa: a quella voce leggiamo che alcune delle tipiche manifestazioni di paranoia sono:

il fatto di vedere notizie apparentemente non correlate come facenti parte di un più grande piano (spesso secondo le linee di una teoria del complotto più o meno nota).

Ciò vuol dire che credere in una rete cospirativa massonica globale che controlla il mondo, ovvero dire pane al pane e vino al vino, è secondo wikipedia una tipica manifestazione di malattia mentale. Un corollario di quanto sopra è che, secondo wikipedia, dovrebbe essere chiara manifestazione di paranoia anche credere che gli attentati dell’11 settembre siano opera di un complotto del governo e dei servizi segreti statunitensi.

la paura dell’avvelenamento, anche intesa come avvelenamento di massa (come nelle teorie sulla fluorizzazione dell’acqua o sulle scie chimiche).

A questo punto credo che gli affezionati lettori i questo blog abbiano già fatto i dovuti collegamenti ed abbiano capito la realtà delle scie chimiche proprio a partire dallo sforzo immane che stanno facendo certi poteri occulti per negarle e per fare apparire come folli tutti noi che denunciavo le abiette trame cospirative del potere. Non è da escludere che in futuro questa gente sadica e perversa arriverà a torturare chi ha ancora il coraggio di denunciare la verità (è da notare en passant che la “paranoia” è una delle tante “malattie mentali” inventate dagli psichiatri sulla base di un puro pregiudizio, in maniera funzionale alla vendita di alcune droghe farmacologiche, ricevendo a volte soldi sottobanco affinché certi criteri diagnostici venissero resi più elastici ed inclusivi).

[Continua...]

 


L’alba del giorno dopo

9 febbraio 2009

All’inizio degli anni ‘70 del secolo scorso ebbero grande successo pellicole cinematografiche del genere cosiddetto catastrofico alle quali presto ne seguirono altre definite di fantascienza postapocalittica. Queste ultime raccontavano la storia di qualche sopravvissuto alla civiltà attuale, sconvolta da grandi cataclismi o guerre nucleari. E’ interessante notare come molti di questi film fossero ambientati proprio nel secondo decennio di questo secolo, allora ancora inteso come “futuro”.
Pura fantasia, si pensò allora, e così mentre una parte del pianeta correva allegramente verso il benessere figlio del consumismo, a sua volta figlio delcapitalismo, un’altra consistente parte del pianeta conosceva povertà, fame e carestie degne delle pellicole di cui sopra.
Il capitalismo e la sua estrema radicalizzazione, la globalizzazione, stanno implodendo ed una crisi sta avvolgendo ormai anche i Paesi ricchi, quelli fino a ieri all’apice della catena consumistica.
Ogni giorno nel mondo si perdono migliaia e migliaia di posti di lavoro ed interi segmenti di quello che solo ieri era ceto medio sprofonda nella povertà.
Forse nel secondo decennio di questo secolo non saranno vulcani o terremoti a sconvolgere il pianeta, né l’arresto delle correnti oceaniche o terribili tsunami, ma la rabbia dei disperati che sarà sempre più difficile da controllare.
Ed in verità non possiamo nemmeno escludere una nuova grande guerra mondiale (che sicuramente sarebbe atomica) perché finora il capitalismo ha cercato nuova linfa vitale sempre ricorrendo a conflitti locali, ma una grande crisi pretende una grande guerra.
Se non vogliamo trasformare i film postapocalittici in neoralisti dobbiamo rapidamente invertire il senso di marcia.
Dobbiamo abbandonare il consumismo, il capitalismo, la globalizzazione dei mercati e soprattutto estirpare il cancro della grande finanza fondata sulle ricchezze virtuali. Dobbiamo realizzare una nuova economia socialista fondata su stili di vita più frugali, ma più equi e solidali. E non è un buon segno nemmeno la nuova aggressività delle varie religioni (il caso Eluana è un chiaro sintomo), perché quando l’aria diventa pesante il clero è pronto ad approfittarne, perché la disperazione alimenta le superstizioni salvifiche.
Vorremmo un film dal titolo 2014, l’alba della vera civiltà e non quella del giorno dopo... il disastro.
(Decio Siluro dalla prima pagina di RINASCITA del 10 febbraio 2009)

 


Signoraggio

DENUNCIA PENALE CONTRO IL SIGNORAGGIO

3 febbraio 2009

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI THULE
DENUNCIA E QUERELA

PER LE IPOTESI DEI REATI P. E P. DAGLI ARTICOLI
81, 110, 241, 283, 314, 416 BIS, 479, 489, 629, 640 C.P.
FALSO IN BILANCIO – EVASIONE FISCALE

TEMPO DI COMMISSIONE: REATI IN CORSO DI ESECUZIONE
LUOGO DI COMMISSIONE: TERRITORIO NAZIONALE

AUTORI:
GOVERNATORI E DIRIGENTI DELLA BANCA D’ITALIA, TITOLARI E DIRIGENTI DI MINISTERI DI ECONOMIA, FINANZA, TESORO, BILANCIO RAGIONIERI GENERALI DELLO STATO

PERSONE OFFESE:
LA REPUBBLICA ITALIANA, I CITTADINI, I CONTRIBUENTI

PREMESSA:

Sono un cittadino che è stato rovinato, come molti cittadini, come sempre più numerosi cittadini, dalla pressione fiscale e dai modi di esazione fiscale.
Il debito pubblico è il presupposto della tassazione.
Oltre il 22% delle tasse va a pagare interessi sul debito pubblico.
Ho studiato il sistema della finanza pubblica e del debito pubblico.
Con questa denuncia, intendo, per amor di Patria e per fedeltà alla Costituzione Repubblicana, espormi personalmente ad ogni possibile ripercussione e ritorsione, giudiziaria, amministrativa o fisica, seguendo il luminoso esempio del dr. Molinari, ex Questore di Genova, che fu assassinato alla vigilia dell’udienza di una causa che aveva intentato contro la Banca d’Italia per motivi ideali e morali analoghi ai miei.

Quanto segue non è una mia scoperta o teoria, ma riporta studi economici e giuridici di carattere scientifico e prodotti da studiosi e da accademici di diversi paesi: i proff. James Robertson e Joseph Huber[1], Richard Werner[2], John Sloman[3]; l’ex P.G. presso la Corte di Appello dell’Aquila, dr. Bruno Tarquini[4]; l’avv. Marco Della Luna[5], Steven Zarlenga[6], presidente dell’American Monetary Institute.
Ho scoperto, sono in grado di documentare, domando quindi di poter documentare, un meccanismo di falsi contabili e falsi in bilancio (dello stato, della Banca d’Italia, delle banche commerciali), evasione fiscale, truffa.
Un meccanismo che porta a creare false, apparenti e indebite passività della finanza pubblica – le quali a loro volta portano alla presente, oppressiva, pressione fiscale.
Pressione che, per la sua intensità, per la falsità e artificiosità dolosa dei suoi presupposti, per l’arbitrarietà della sua costruzione in quanto alla individuazione della base imponibile e al ricorso a presunzioni di ricavi e all’inversione dell’onere della prova, nonché per le modalità violente dell’esecuzione esattoriale, concreta, a mio paraere, essa stessa, fattispecie di reato di tipo estorsivo, soprattutto in quanto il credito d’imposta è creato attraverso la costruzione di falsi e illeciti presupposti giustificativi.
La contrazione del debito pubblico attraverso l’emissione di titoli del debito pubblico avviene in modo pretestuoso, senza reale corrispettivo, al solo fine di attuare un trasferimento di potere d’acquisto dai contribuenti (dal popolo) ai banchieri privati e un indebitamento dello stato, del popolo, verso di loro. Quest’operazione attua, per le sue dimensioni, un trasferimento di potere politico, ultimamente, in favore dei predetti banchieri privati.
L’intera operazione configura un’eversione dell’ordinamento e della legalità costituzionali, ed è perpetrata in forma ovviamente e palesemente associativa.
La presente denuncia è una denuncia che domanda al potere giudiziario di prendere, in un modo o nell’altro, posizione rispetto a questi illeciti, politici, finanziari, economici – illeciti le cui conseguenze, se non ancora le cause ultime, stanno divenendo di dominio pubblico attraverso l’informazione mediatica su grandi crack, truffe, bancarotte, dall’Argentina a Cirio a Parmalat a Unilever a Enron a Halliburton ai subprime loans a Northern Rock alle frodi finanziarie denunciate da Report del 14.10.07 come commesse da primarie banche in combutta con amministratori comunali e regionali di Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Campania – amministratori espressi da primarie forze politiche nazionali e governative.
La presente denuncia intende quindi provocare una risposta del potere giudiziario, nell’un senso o nell’altro, anche per accertare quali margini di legalità e di recupero di legalità rimangano in Italia e fino a che livello sia pervenuta la dipendenza della politica e delle istituzioni rispetto al potere bancario.
Il sistema bancario, in mano a finanzieri privati, ha esautorato lo Stato e le istituzioni democratiche e rappresentative, spogliandoli della sovranità e della stessa indipendenza, e sottomettendoli all’interesse e alla volontà dei propri capi, per lo più stranieri. Inoltre, il debito pubblico è illegittimo e incostituzionale, fraudolento, nascendo dall’uso di questo potere monetario da parte di soggetti privati:
-la Banca d’Italia è in realtà una spa a capitale privato e autocratica, la cui compagine proprietaria è sempre stata illegittima rispetto allo statuto previgente, il quale imponeva [art.3] una maggioranza pubblica – e lo è tuttora rispetto al principio fondamentale di sovranità appartenente al popolo e noi ai privati, e all’altro principio fondamentale, di Repubblica fondata sul lavoro, e non sulla frode finanziaria;
– i privati proprietari della Banca d’Italia si sono recentemente adattati lo statuto a loro uso e consumo, in modo anticostituzionale, e il potere politico nonché il capo dello stato hanno semplicemente ratificato con decreto 16.12.06; la forma pubblica dello statuto è solo, di fatto, una mascheratura del suo adattamento privato da parte dei privati proprietari a scopi e interessi privati, e anche prima di adattarlo formalmente, violavano tranquillamente l’art. 3 grazie alla compiacenza degli organi pubblici di controllo – quindi siamo di fronte a una vera e propria s.p.a. dissimulata;
– la BCE è pure autocratica ed è proprietà delle banche centrali nazionali, pure per lo più controllate da privati; il Trattato di Maastricht le attribuisce indipendenza politica e immunità giudiziaria rispetto agli stati nazionali e all’U.E.; inoltre le assicura la segretezza massonica assoluta delle sue procedure e discussioni interne.
L’uso del potere sovrano e politico di emissione monetaria che qui prendiamo in esame e penalmente denunciamo, consiste di due capitoli:
A) SIGNORAGGIO PRIMARIO O MONETARIO
La Banca Centrale di emissione cede allo Stato (direttamente o mediante l’interposizione di SIM in funzione di foglie di fico) banconote, non coperte da oro o altre valute né in questi convertibili, quindi a costo puramente tipografico per la banca stessa, contro la cessione di titoli del debito pubblico soggetti a interesse passivo. I titoli e l’interesse vengono pagati con le tasse, quindi gravano sui contribuenti e sullo Stato, mentre vanno ad arricchire gli azionisti privati delle banche di emissione, sebbene queste nulla diano in termini di valore, in cambio di questo corrispettivo. Le banconote emesse non costituiscono alcuna obbligazione nei confronti delle banche emittenti. Il valore del denaro, ossia il suo potere di acquisto, non è dato dalla banca di emissione bensì dal mercato (Stato, cittadini, impresa, consumo). Quindi lo Stato viene usato, attraverso ministri e funzionari inconsapevoli o collusi o ricattati, da banchieri privati per arricchirsi a spese del popolo. L’arricchimento è grosso modo pari al debito pubblico contratto dallo Stato e dalle PA verso le banche suddette. Il profitto così realizzato a spese dei cittadini è stimabile, in Italia, intorno ai 60 miliardi di euro l’anno. Lo Stato, come suggerito dai succitati autori (Robertson, Huber, Tarquini, Della Luna) potrebbe emettere le banconote in proprio, esattamente come emette in proprio le monete metalliche, e come emetteva i biglietti di Stato di 500 Lire (negli USA, l’amministrazione Lincoln e l’amministrazione J.F. Kennedy emettevano pure United States Notes, ossia biglietti governativi). In tal modo non produrrebbe debito pubblico.
Lo Stato, i Ministeri, le istituzioni sono quindi ridotti a strumento manovrato dalla finanza privata sopranazionale per lo sfruttamento del lavoro del popolo. Le leggi dello Stato che cedono alla Banca d’Italia, alla BCE e a qualsiasi soggetto diverso dallo Stato l’esercizio della sovranità monetaria, violano l’art. 1 della Costituzione (principio della sovranità nazionale) e non si giustificano con l’art. 10 (che consente solo limitazioni, non già cessioni, della sovranità; e solo per tutela della pace, non dell’economia, del potere di acquisto della moneta; e non certo in favore di soggetti come la BCE, autocratici, a proprietà e gestione private, non sottoposti a organi democratici nazionali o comunitari), con dirigenti esonerati da ogni responsabilità (art. 12 del protocollo SEBC).

[Continua...]


Signoraggio

Prima Pagina "RINASCITA"

3 febbraio 2009

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Signoraggio

"Il signoraggio alla pa scucci non esiste"

11 gennaio 2009

"Il signoraggio alla pa scucci non esiste" questo sostengono i fakes del pa scucci, i vari fotofakes senza volto, ma con una perfetta personalità ed un obbiettivo preciso, che guarda caso è più utile al pa scucci che ai banchieri.

Pa scucci ha creato centinaia di fake per disturbare, insultare, sterilizzare le discussioni sull'argomento signoraggio in tutto il web, ottenendo per se il vantaggio di crearsi arrogantemente una sorta di momentaneo monopolio alle discussioni.

Il signoraggio invece esiste, ma non è corretto e non esiste nella logica associarlo al pa scucci, la scoperta della grande truffa non è opera sua, non si deve attribuire alcun merito a questo inutile egocentrico creatore di fakes, in affannosa ricerca di un gloria che non gli apparterrà mai.

Altrimenti: Marx, McCoogan, Mussolini, Pound, Barnes, Auriti, Tarquini, Della Luna, per citarne solo alcuni, si dovrebbe non riconoscere a loro alcun merito.

Al pa scucci si deve attribuire il demerito per avere impestato il web con il suo nome associandolo al signoraggio, infatti, ha creato un danno notevole, sono più le persone che scantonando questo individuo hanno rinunciato a comprendere la questione, le testimonianze che ricevo sono inconfutabili. (il soggetto soffre di fortissimi complessi di persecuzione, ha un'inadeguatezza congenita al confronto, lo conosco bene...)

Gente di buon senso, la truffa nella quale siamo tutti invischiati potremmo risolverla, il modo c'è, per questo vi invito a scollare l'antidemocratico pa scucci dalla causa signoraggio, evitando di entrare nel falso gioco del "signoraggio alla pa scucci", chi seguirà pa scucci non solo si ritroverà a ripetere una filastrocca, ma non avrà assolutamente spazio per i propri ragionamenti, non potrà esporli, sia giusti o sbagliati che siano, pena l'essere diffamato, insultato, allontanato dalla discussione e vedersi depredare le eventuali buone idee, per esporle il giorno dopo al serraglio come se fossero sue, per questo dico che i pochi seguaci proni al pa scucci sono degli individui con una personalità debole, quindi non sbaglio definendoli sopratutto dei subalterni pappagalli, con la necessità di avere una guida, un capo.

Il pa scucci da qualche tempo ha creato un'associazione: il "Pri mit", predicando contro la truffa del signoraggio che genera il debito pubblico pagato dai cittadini con tasse e nel contempo sostiene la legittimità del 5X1000 sulle tasse dei cittadini (articolo 27 del loro statuto) per garantire il benessere psicofisico del capo.

Una colossale incoerenza!

ho fatto un giro sul sito del pa scucci, scrive:

Il "signoraggio alla pa scucci" esiste. Parola della Banca Centrale di Malta

come il peggior imbonitore se la suona e se la canta.

diciamo correttamente che:

"pa scucci non esiste, ma esiste il signoraggio". Parola della Banca d'Italia!

Accantoniamo per un po' il megalomane pulviscolo nell'angolino con la scopa, riprendiamo la pista della soluzione al signoraggio:

esistono diverse modalità, solo una è praticabile senza morti e feriti: è la via politica, prima dobbiamo capire come la via politica potrà essere praticabile, per prima cosa deve essere subito chiaro e non va confusa con la politica attuale con la quale non si va da nessuna parte, il sistema si è strutturato per autodifendersi e continuare ad alimentarsi alle nostre spalle, quindi appartenere ad un partito politico ed al suo interno pensare di parlare di debito pubblico e signoraggio non serve a nulla, dal momento che questa ignobile pratica di sfuttamento del popolo alimenta sottobanco anche i partiti ed i capi, altrimenti non si spiegherebbe il silenzio e le fughe di questi alle lecite domande avvenute anche in diretta TV. (cosa che non accade con alcuni piccoli partiti di quasi destra sempre fuori dai giochi di palazzo)
Ma c'è una breccia, come in tutti i sistemi disonesti, infatti sarebbe sufficiente che i cittadini dissentino in massa in modo politico e quando dico in modo politico intendo democraticamente e diretto:
[ www.democraticidiretti.it ] Senza morti e feriti ma sopratutto senza cialtroni fomentatori d'odio.

Solo con la tua libera democratica opinione, senza condizionamenti di partito o di serraglio, si cambierà il sistema usuraio.
Ma prima devi cambiare tu.
Devi essere umano e non pecora.
(Citt.Sovr. Giovanni Sandi)

 


Signoraggio

Adotta un Banchiere ! Ti sarà riconoscente a vita ...

1 gennaio 2009

 

"Mah... non ho ancora un lavoro fisso" ...

"Col mio stipendio non arrivo a fine mese" ...

"La sera devo uscire a far marchette per sopravvivere" ...

"Sono solo un precario" ...

"... E poi sporcano dappertutto" ...

"Ho un cane che morde" ...

"Il problema grosso è che distruggono ogni cosa che toccano" ...

.....................................................

Lo sappiamo, ci sono sempre mille scuse valide per evitare di prendersi cura di un Banchiere ...

ADOTTA UN BANCHIERE !

Fai anche tu come Romano Prodi, che da quando ha adottato il primo 20 anni fa, si è talmente affezionato a questi indifesi esserini che ormai ha praticamente messo su una squadra di calcio !!!
Prova anche tu, adottane uno !!!
Come fai a resistere ai suoi occhioni affamati che ti fissano ???
Adotta un Banchiere, ti sarà grato per la vita ! ... Perchè un Banchiere è per sempre ...

E' una Pubblicità Progresso promossa fin dal lontano 1992 ( coi tuoi soldi ) dal Consiglio dei Ministri, e pubblicizzata su tutti i Media, che ci hanno sempre concesso cortese ospitalità ( ... e vorrei vedere, sono pagati per questo, ma sempre con i tuoi soldi ).
Abbiamo una lunga lista di Banchieri che non aspettano altro che di essere adottati ...
Provane uno !!!
Vedrai, ti ci affezionerai tanto che alla fine sarai tu a scodinzolargli sempre dietro !!!

* * * * *

GUARDA QUANTI BUONI MOTIVI PER ADOTTARE UN BANCHIERE
( Decalogo del Banchiere ):

1) Non è vero che per crescere hai bisogno di un vero lavoro, stipendio e pane, hai solo bisogno della finanza "creativa" di un Banchiere !

2) Solo un Banchiere può assolverti dal Peccato Originale di esser venuto al mondo con quell' enorme macchia di debito pubblico ! Confessati con un Banchiere !

3) Se ti rode il fegato per le tasse che credi di versare allo Stato, pensa all' immensa soddisfazione che avrai quando saprai che le stai pagando ad un Banchiere !

4) Sei un giovane militare, ed invece di fare l' Amore con la tua ragazza ti mandano a fare soltanto la Pace in Afghanistan ? Tranquillo, non hai avvertito un leggero bruciore perianale ?? E' perchè lo stai già facendo l' amore, ma con il Banchiere ...

5) Sei un terrorista mondiale, anche se non lo sapevi ... ( Perchè tu non hai i nostri poderosi mass-media ! ) ... e sarai perseguitato per ogni dove, fino alla fine del mondo ... ed allora la disperazione e la rabbia ti portano a pensare che a questo punto tanto vale andarci subito all' altro mondo, magari portandoti dietro qualcuno di quei presuntuosi, violenti, torturatori, seviziatori, devastanti, democratici invasori ? ... Bravo, ma tanto l' unico vincitore sarà il Banchiere ...

6) Abiti in Europa ed hai bisogno di più moneta, perchè l' Euro non vale più un cazzo ? Tranquillo, te ne stampa un po' il Banchiere ! ( però, con un "modico ricarico" ... )

7) Abiti in Cina, hai 12 anni, lavori 72 ore senza leggi e senza assistenza, vivi in una catapecchia per pochi risparmi ? Potresti darli al Banchiere !

8) Abiti in Africa, produci ricchezza per tutto il mondo e muori di fame, e la cosa ti sembra quantomeno strana ? Prova a fartelo spiegare dal Banchiere !!!

9) Abiti la Terra, ma i tuoi vicini non ti sono più tanto simpatici, e stai pensando di passarci sopra con tank, aerei, elicotteri e missili ? Nessun problema, te li procura il Banchiere !

10) ... Vivevi decentemente in Argentina, avevi un lavoro e una casa, e ti sei svegliato di colpo in mezzo a una strada e in mutande ? ... Ma perchè hai sempre dato retta a 'sto cazzo di Banchiere ...???

.....................................................

 

E' una Campagna Pubblicità Progresso gratuitamente offerta da

Bruno Fontanesi

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Elezioni Europee 2009

 

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L'UE è la reincarnazione dell'Urss

Appunti da una conferenza di Vladimir Bukovsky, dissidente sotto il regime sovietico, autore de
"Gli archivi segreti di Mosca", ed Spirali, 1999

Per quasi 50 anni abbiamo vissuto insieme un grande pericolo, all'ombra dell'Unione Sovietica, un paese aggressore che voleva imporre il suo modello politico a tutto il mondo.
Diverse volte nella mia vita ho visto per puro miracolo sventare il sogno dell'Urss.
Poi abbiamo visto la bestia contorcersi e morire davanti ai nostri occhi.
Ma invece di esserne felici, siamo andati a crearci un altro mostro. Questo nuovo mostro è straordinariamente simile a quello che abbiamo appena seppellito.

Che cos'era l'URSS? Un'unione di repubbliche socialiste.
Che cos'è l'UE? Un'unione di repubbliche socialiste.
Tutti i paesi dell'Unione europea tranne la Spagna e l'Austria hanno governisocialisti. E guardate cos'è successo all'Austria, quando non ha voluto un governo socialista.
Chi governava l'URSS? Quindici persone, non elette, che si sceglievano fra di loro Chi governa l'UE? Venti persone non elette che si scelgono fra di loro. Come fu creata l'URSS? Soprattutto con la forza militare, ma anche costringendo le repubbliche a unirsi con la minaccia finanziaria, facendo loro paura economicamente.
Come viene creata l'UE? Costringendo le repubbliche a unirsi con la minaccia finanziaria, facendo loro paura economicamente.
Per la politica ufficiale dell'URSS le nazioni non esistevano, esistevano solo i "cittadini sovietici". L'URSS Creò una nuova entità, chiamato popolo sovietico.
L'UE non vuole le nazioni, vuole solo i cosiddetti "europei".
In teoria, ogni repubblica dell'URSS aveva il diritto di secessione. In pratica, non esisteva alcuna procedura che consentisse di uscirne.
Nessuno ha mai detto che non si può uscire dall'Europa. Ma se qualcuno dovesse cercare di uscirne, troverà che non è prevista nessuna procedura.
Nell'Urss esisteva la corruzione tipica di una repubblica socialista: una corruzione organizzata dall'alto.
Nell'UE i sintomi della corruzione sono uguali, tipicamente sovietici.
L'UE promette più uguaglianza, più equità, più giustizia. Questa è una promessa bolscevica.
Nell'Urss, che prometteva le stesse cose, si creò una classi di nomenklatura, e la disparità di condizioni era più grande che negli Stati Uniti.

L'Urss aveva i gulag.
L'UE non ha dei gulag che si vedono, non c'è persecuzione tangibile. Ma nonostante l'ideologia della sinistra di oggi sia "soft", l'effetto è lo stesso: ci sono i gulag intellettuali. Gli oppositori sono completamente isolati e marchiati come intoccabili sociali. Sono messi a tacere, gli si impedisce di pubblicare, di fare carriera universitaria ecc. Questo è il loro modo di trattare con i dissidenti. I risultati del Gulag intellettuali sono gli stessi del Gulag visibile. E i loro piani prevedono che alla polizia europea sia concessa l'immunità, una cosa che non era garantita neanche al KGB!"

L'Urss era aggressiva. Poteva sopravvivere solo annettendo nuovi paesi.
L'UE è lo stesso vicolo cieco. E non è a vantaggio dell'Europa.

Si tratta solo di somiglianze superficiali? Dopo aver fatto alcune ricerche sono arrivato alla decisa conclusione che non si tratta di coincidenze.
Semplicemente parlando, la storia dell'Europa del dopoguerra è una lotta di Bolscevichi contro Menscevichi, cioè di Comunisti contro Socialisti.
Ma i Comunisti / Bolscevichi vogliono sempre reclutare i Menscevichi / Socialisti per farne la principale forza trainante e ottenere così finanziamenti e forza.
I Menscevichi e i Socialisti hanno sempre lo stesso sogno, che un giorno i bolscevichi possano ammorbidirsi.
E quando i Bolscevichi sono in una situazione dura, danno sempre ad intendere che ritorneranno alla socialdemocrazia. Questo stratagemma ha sempre funzionato: sotto Lenin, Stalin, Kruscev, Breznev, Andropov. E alla fine è diventata una teoria.

L'Europa e Mosca stanno lavorando insieme. Questo era nei piani. I comunisti e i socialisti hanno cospirato per attuare una "convergenza" dei due sistemi, per creare "una casa comune europea".
Il piano era fallito prima, all'est, ma è continuato all'ovest con la formazione di un'Unione europea così concepita. E Clinton ha consigliato che la Russia sia ammessa all'Unione europea! E' un mistero per me, perché Clinton possa dire chi dovrebbe entrare nell'UE!


Denaro dal nulla

tratto da: Il segreto più nascosto di David Icke

Oggi gli iniziati e gli uomini della Elite controllano la politica, le banche, gli affari, i servizi segreti, la polizia, gli eserciti, l'istruzione e i media di tutto il mondo. Forse il più importante di questi settori, in termini di controllo, è quello delle banche. La creazione e la manipolazione del denaro.
Si basa sulla creazione di denaro che non esiste e che viene prestato a persone ed aziende in cambio di interessi. Ciò crea un debito enorme per i governi, le aziende e la popolazione in generale, che sono così più facilmente controllabili. Essenziale in tutto questo è stato permettere ai banchieri di prestare denaro di cui non sono in possesso. Funziona così: se io o voi abbiamo un milione di sterline, possiamo prestare un milione di sterline. Semplicissimo. Ma se una banca possiede un milione di sterline, può prestare dieci volte tanto e più, e gravare quei soldi di interesse. Se anche solo un numero esiguo di quelle persone che teoricamente hanno i "soldi" depositati nelle banche andassero oggi a ritirarli, le banche chiuderebbero i battenti in mezz'ora perché quei soldi non ce li hanno. Il denaro delle banche è un mito, un'altra truffa. Quando andate in banca a chiedere un prestito, la banca non stampa neanche una banconota nuova, né conia nuove monete. Si limita a digitare la somma del vostro prestito sul vostro conto corrente. Da quel momento in poi pagate alla banca interessi su ciò che non è altro che denaro digitato sullo schermo (denaro virtuale). Eppure, se non riuscite a rimborsare il prestito che non esiste, la banca può intervenire e, in tutta legalità, espropriarvi beni che invece esistono, come la casa, la macchina, la terra e tutto quello che possedete, per un valore pari a quello che compare sullo schermo. Inoltre, poiché il denaro non viene messo in circolazione dai governi, ma dalle banche private che concedono prestiti ai clienti, le banche controllano la quantità di denaro in circolazione. Più prestiti decidono di elargire, più denaro viene messo in circolazione. Qual è la differenza tra un boom economico e una depressione economica? Solo una: l'ammontare del denaro in circolazione. Tutto qui. E, attraverso questo sistema, le banche private, controllate da quelle stesse persone, decidono quanti soldi saranno in circolazione. Così possono creare periodi di prosperità e di crisi a loro piacimento. Lo stesso succede con le borse, i cui agenti spostano miliardi di miliardi di dollari al giorno nell'ambito dei mercati finanziari e bancari, determinandone così l'ascesa o la caduta, lo sviluppo o il controllo. I crolli della borsa non accadono così per caso, accadono perché qualcuno li fa accadere.
La maggior parte del "denaro" in circolazione non è denaro materiale, banconote e monete. E' costituito da cifre che passano elettronicamente da un conto corrente su un computer ad un altro, attraverso bonifici bancari, carte di credito e libretti di assegni. Più denaro, elettronico o di altra natura, è in circolazione, maggiori attività economiche possono svolgersi e, quindi, più prodotti vengono comprati e venduti, maggiore è il reddito di cui dispongono le persone, e maggiori sono i posti di lavoro disponibili. Ma la cricca finanziaria ha sempre cercato di creare dei boom elargendo molti prestiti e poi staccando la spina. Economisti e giornalisti economici strapagati, la maggior parte dei quali non ha idea di quello che sta accadendo, vi diranno che i boom economici e le crisi rientrano nel cosiddetto "ciclo economico". Balle! Si tratta invece di una manipolazione sistematica messa in piedi dalla Elite per appropriarsi della vera ricchezza del mondo. Durante un boom molte persone finiscono per indebitarsi ancora di più. Un'attività fiorente implica che le aziende chiedano ulteriori prestiti per comprare nuovi macchinari ed incrementare così la produzione. La gente chiede prestiti per comprarsi una casa più grande e una macchina nuova e più cara, perché ha fiducia nel suo futuro economico. Poi, nel momento più conveniente, i maggiori banchieri, coordinati dalla rete di società segrete, alzano i tassi di interesse per diminuire la richiesta di prestiti e iniziano a richiedere il pagamento dei prestiti già accesi.
Così facendo, i prestiti diminuiscono e ciò ha come conseguenza la sparizione dalla circolazione di unità monetarie (il denaro nelle sue varie forme). Questo fa diminuire la domanda e comporta anche una riduzione dell'occupazione perché non ci sono abbastanza soldi in circolazione per alimentare l'attività economica. Così le persone e le aziende non guadagnano abbastanza da rimborsare i loro prestiti e finiscono per fallire. A questo punto le banche si appropriano delle loro vere ricchezze, le loro aziende, la casa, la terra, la macchina, in cambio del mancato pagamento di un prestito che non è mai stato niente di più che delle cifre digitate su uno schermo.
Gli Stati Uniti per esempio, invece di crearsi del denaro proprio privo di interesse, i governi lo prendono in prestito dal cartello di banche private e rimborsano sia l'interesse che il capitale tassando la popolazione. Le somme fantastiche di denaro che pagate sotto forma di tasse vanno dritte alle banche private per rimborsare prestiti che i governi potrebbero crearsi da soli, emettendo denaro privo di interessi. Perché non lo fanno? Perché l'Elite controlla i governi tanto quanto le banche.
Ciò che chiamiamo "privatizzazione" è la svendita dei beni dello Stato al fine di impedire la bancarotta causata dal debito creato dalla banche. I paesi del Terzo Mondo stanno cedendo il controllo della loro terra e delle loro risorse ai banchieri internazionali poiché non sono in grado di rimborsare i grossi prestiti elargiti loro, di proposito, dalle banche proprio per intrappolarli in questa situazione.


PIL = INCALCOLABILE IDIOZIA

La notizia della crescita del Pil (il cosiddetto prodotto interno lordo del cui calcolo nessuno sa niente) paventata da una parte politica, potrebbe benissimo essere smentita dalla parte politica avversa come occultismo di Stato. Ma se l’occulto divenisse palese, il giochetto sarebbe scoperto. Penso al Cicap, comitato per lo smascheramento del paranormale fasullo. A chi è in grado di dimostrare la “scientificità” del calcolo del Pil, il Cicap non dovrebbe forse offrire gli stessi soldi che promette a chi riesce a dimostrare scientificamente un fatto paranormale?

Il calcolo del Pil è infatti una bufala alla Vanna Marchi. Si fa “ad occhio”, in quanto è un’impresa impossibile. Dal 1971 gli economisti si sono infatti “convertiti” al Pil, ma prima di quella data, sapevano ed affermavano in coro che tale calcolo era una vera e propria assurdità scientifica. Cos’è successo dunque nel 1971? È successo che il “pagabile a vista al portatore”, che era scritto sulle nostre vecchie lire, è stato derealizzato, in quanto furono abolite la convertibilità e le riserve auree. E sostituendole col Pil, a mo’ di “garanzia” per la “serietà” delle emissioni di cartamoneta, si continuò (e si continua) ad emettere denaro, come se tale fatto notorio non fosse noto.

Oggi il Pil è di fatto il “pil-astro” che sorregge la pretesa dei signori tipografi (così si dovrebbero chiamare gli attuali banchieri delle “Banche Bassotti” emittenti) di emettere debito anziché credito, i quali pretendono non solo “prestare” banconote - indebitando così gli Stati del valore nominale di esse anziché di quello meramente tipografico - ma perfino gli interessi! Così avviene che sul pilastro di questa frode (legalizzata, in quanto la “banca d’Italia” - in realtà “banda d’Italia” S.p.A. con scopo di lucro - si è da decenni autonominata Istituto di Diritto), i cittadini sono tenuti all’oscuro, mentre i politicanti di destra, di sinistra e di centro, fanno mostra di credere al Pil, come se il calcolarlo fosse davvero possibile. Hanno interesse a far credere alla serietà di quel pilastro, perché, in base ad esso, possono percepire stipendi dieci volte superiori a quelli del popolo, sempre più ignaro, e sempre più muto seguace di correnti politiche apparentemente litiganti ma in realtà tutte d’accordo nel fregare il cittadino.

Ecco perché se un’eminenza grigia, creatrice di moneta dal nulla (o se chi per essa) dice che il Pil è aumentato dello 0,7, il governo in carica gongola, mentre l’opposizione si rode. Questo è vero. Ma si rode solo perché il messaggio dell’eminenza grigia è il seguente: “Non vincerete alle prossime elezioni, in quanto chi governa ora, rientra nei nostri piani di “ordine mondiale”, e non vogliamo opposizioni ad esso!” Ora infatti, dopo l’Iraq, è la volta dell’Iran… Ed ecco perché Ezra Pound affermava che i politici tutti “sono i camerieri dei banchieri”. Bisognerebbe chiedersi chi è che ha dato per primo la notizia di quello 0,7, e individuandolo, si potrebbe star certi di trovarsi di fronte ad uno 007 con licenza di uccidere. Questo è il mio parere, che ovviamente non cambierebbe se in luogo dello 0,7 si fosse parlato di uno 0,7 con segno negativo.

Credo che se un solo studioso del calcolo del Pil fosse in grado di dimostrarne la scientificità, tale calcolo sarebbe utile, così come è utile il teorema di Pitagora, e l’economia mondiale non sarebbe in crisi com’è. In altre parole, se la fede del politico nel Pil fosse in buona fede, diventerebbe operante, in quanto l’autorità politica sarebbe autrice (da auctor) di qualcosa di valido, vale a dire di opere di giustizia, e la sua parola diverrebbe credibile. Ma poiché il calcolo del Pil è assolutamente ascientifico, nessun politico ha in realtà voglia di impegnarsi, e dunque ci si ostina solo a creare norme economiche, perdendo così il senso della giustizia, che è norma di luce. Pertanto, lo Stato di diritto si muta in diritto di Stato, che distrugge gli agrumi per farne aumentare il prezzo, distruggendo l’economia, e generando, in quanto terrorismo di Stato, risposte terroristiche.

Un premio per chi sa calcolare il PIL
(Da “L’INTERVENTO” di N.V. sul quotidiano piacentino LIBERTÀ del 17 agosto 2005)


Lo scopo di divulgare opere, che rimangono in genere sconosciute al Cittadino, proprio a causa dell'omertà di coloro che hanno interessi nell'occultazione della Sua Sovranità e nella produzione di panschiavismo.
Mentre costoro oggi difendono banche e banchieri, cioè i manipolatori del capitale italiano, dovremmo incominciare ad occuparci di tali opere, in quanto in esse sono riscontrabili eventi illuminanti e sintomi precisi del cancro sociale rappresentato dagli istituti bancari a livello mondiale.


In questo sito sono riportati testi, informazioni e documentazioni, prese da Internet, senza NESSUNA ottica politica, né di Destra, né di Sinistra, né di Centro. Questo occorre dirlo da subito, per non cadere nell'errore di snobbare, sottovalutare o addirittura ignorare un articolo e un'informazione solo perché scritto dall'opposizione. Opposizione che poi, inevitabilmente, ogni pochi anni, cambia e torna ad essere maggioranza, e viceversa. Tanto per far capire che occorre leggere tutto, senza guardare al nome dell'autore (e del suo inevitabile schieramento politico) se non per vedere che si tratta di una persona vera, e non inventata


COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.


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